Tre importanti novità per Windows 10 tra supporto e scadenze
Sono tre le importanti novità che hanno riguardato Windows 10 nelle ultime ore. La prima riguarda il November Update, ovvero il primo vero aggiornamento del sistema operativo Microsoft rilasciato nel novembre del 2015. La casa di Redmond non supporterà più questa versione (nemmeno con update di sicurezza) a partire dal 10 ottobre 2017.
Trascorsa questa data, chi ancora utilizza Windows 10 in questa versione potrà ancora farlo senza problemi, ma non riceverà più alcun aggiornamento da parte di Microsoft almeno che non decida di aggiornare il sistema operativo a una versione più recente tramite Windows Update.
In realtà la situazione potrebbe anche essere diversa visto che Microsoft ancora oggi sta distribuendo patch di sicurezza per la primissima versione di Windows 10, il cui supporto sarebbe dovuto terminare ufficialmente a marzo di quest’anno.
L’altra novità riguarda il Creators Update, il cui rilascio è iniziato ad aprile. Da oggi Microsoft lo ha reso disponibile per tutti i dispositivi con a bordo Windows 10 a patto che non integrino un processore Atom non più supportato (ne abbiamo parlato qui).
Il Creators Update non era ancora disponibile per tutti i device Windows 10 nonostante i mesi già trascorsi dal suo rollout iniziale. Microsoft ha preferito infatti aspettare che l’update diventasse più sicuro e stabile prima di rilasciarlo in versione definitiva e oggi quel momento è arrivato. Se quindi avete un PC, un tablet o un ibrido con Windows 10 e non avete ancora ricevuto il Creators Update (aggiornamento molto importante tra l’altro), potete scaricarlo tramite Windows Update e installarlo.
Spazio infine agli utenti business. Microsoft ha infatti stabilito per Windows 10 una nuova e doppia cadenza di rilascio annuale chiamata Semi-Annual Channel, che in pratica va a sostituire gli attuali Current Branch (CB) e Current Branch for Business (CBB).
All’atto pratico gli utenti business avranno a che fare con due major release di Windows 10 all’anno (una a marzo e una a settembre) come già accade oggi per gli update di Office 365 ProPlus, a tutto vantaggio degli amministratori IT che potranno così prepararsi in tempo all’aggiornamento.