Windows 11: i 7 principali cambiamenti rispetto a Windows 10

Windows 11
Stando a quanto visto fin qui, Windows 11 sembra aggiornare l'interfaccia utente di Windows 10 senza modificare di molto l'infrastruttura sottostante.

In che modo Windows 11 è diverso da Windows 10? Il nostro sguardo a una prima build di Windows 11 trapelata online ci consente di rispondere (seppur in minima parte) a questa domanda. Stando a quanto visto fin qui, Windows 11 sembra aggiornare l’interfaccia utente di Windows 10 senza modificare di molto l’infrastruttura sottostante. Questi cambiamenti estetici sono comunque significativi.

La build leakata mostra diversi cambiamenti nella barra delle applicazioni di Windows e nel menu Start, sfruttando le modifiche all’interfaccia utente che Microsoft ha apportato a Windows 10X prima di bloccarne lo sviluppo all’inizio di quest’anno. C’è anche un enorme sezione widget completamente nuova, anche se ci aspettiamo che si evolverà tra qui e l’uscita di Windows 11 prevista molto probabilmente per l’autunno. Nell’attesa ecco le principali novità emerse da questa build.

Il menu Start: icone semplici e niente Live Tiles

Il menu Start di Windows 11 è sicuramente un cambiamento importante rispetto a Windows 10. Per impostazione predefinita, il menu Start si trova al centro del desktop del PC, più o meno allo stesso modo del menu Start di Windows 10X si sarebbe comportato se questo sistema operativo mai stato lanciato. In Windows 10, avviate il menu Start facendo clic sull’angolo sinistro dello schermo. In Windows 11, l’icona Start è semplicemente l’icona a sinistra in un elenco di piccole icone di app sulla barra delle applicazioni. E invece dell’icona ad angolo di Windows di Windows 10, la nuova icona Start è piatta e simmetrica.

Modifiche più profonde vengono visualizzate una volta aperto il menu Start stesso. In Windows 10, i Live Tiles consentono agli sviluppatori di app di scorrere le foto e fornire informazioni dinamiche. Ora non più. Ancora una volta, Microsoft ha preso spunto da Windows 10X fornendo una serie di piccole icone statiche. Sotto, un elenco di file “consigliati” rappresenta dei collegamenti a file utilizzati di frequente o almeno a documenti recenti che potreste aver aperto. Piccoli pulsanti offrono collegamenti a qualsiasi altra app che potrebbe essere nascosta. Il menu Start potrebbe non essere così “amichevole” come negli anni passati, ma è più funzionale che mai.

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Windows Snap è stato migliorato con FancyZones

Una delle grandi aggiunte che Windows 8 e versioni successive di Windows 10 hanno portato a Windows è stata la possibilità di organizzare le finestre in modo tale da poterle agganciare a ciascun lato o persino a ogni angolo dello schermo. In Windows 11, Microsoft ha portato questo schema al livello successivo.

Su una finestra all’interno di Windows 11, passare il cursore sull’icona “ingrandisci finestra” nell’angolo in alto a destra di una finestra non si limita a riempire lo schermo con la finestra selezionata. Consente anche di scegliere tra una varietà di configurazioni per organizzare quella finestra, da un orientamento a “quattro angoli” a una striscia stretta lungo un angolo dello schermo. Ricorda molto la parte “FancyZones” della suite Power Tools che Microsoft ha implementato nel 2020. Tutto quello che dovete fare è evidenziare quale configurazione di Windows volete, quindi selezionare uno degli allineamenti disponibili per la finestra selezionata.

Una barra delle applicazioni semplificata

Parte integrante dell’esperienza Start è la nuova barra delle applicazioni, una raccolta di piccole icone che risiede nella parte inferiore dello schermo. In Windows 10, la barra delle applicazioni è dominata dalla casella di ricerca, che occupa molto spazio. In Windows 11, quelle icone sono state raggruppate insieme. Il risultato è che in Windows 11 c’è molto più spazio sulla barra delle applicazioni. Non è chiaro cosa intenda fare esattamente Microsoft con quello spazio, ma ce n’è molto di più.

Ciao, Cortana

Uno dei modi in cui Microsoft ha snellito la barra delle applicazioni di Windows 11 è stato quello di eliminare completamente l’icona di Cortana. Cortana continua a vivere come un’app all’interno di Windows 11, ma dovrete avviarla manualmente se vorrete interagire con le sue funzionalità limitate. Cortana è certamente migliorata da quando non conosceva nemmeno la risposta a 2+2, ma è ancora limitata nelle sue funzionalità.

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Cosa diavolo sono i widget?

Mentre Microsoft potrebbe aver rimosso Cortana dalla barra delle applicazioni di Windows 11, c’è una nuova aggiunta: Widget, un’icona che apre una gigantesca barra laterale dal lato sinistro dello schermo. Non è chiaro cosa diventeranno alla fine i widget, ma per ora sono semplicemente una gigantesca implementazione di Notizie e interessi, l’aggiunta alquanto controversa che Microsoft ha apportato a Windows 10 ad aprile. Dobbiamo presumere che i widget possano diventare repository per gadget di Windows o altri strumenti. Per ora, però, occupano solo spazio.

Nuove icone e altre modifiche all’interfaccia utente

Una delle nuove aggiunte che avrebbe dovuto far parte dell’aggiornamento di Windows “Sun Valley” era una serie di piccoli aggiornamenti dell’interfaccia utente, tra cui angoli arrotondati e nuove icone. Le nuove icone ci sono, ma gli angoli arrotondati sono appena percettibili.

Nessuna modifica alle app

Finora, ciò che non abbiamo notato sono le modifiche al modello di app tradizionale: nessun limite per le app a 32 bit rispetto a quelle a 64 bit e nulla che obblighi a utilizzare solo le app all’interno dello store Microsoft. Questa versione leakata di Windows 11 sembra insomma essere un reskin visivo di Windows 10, il che implica che sarete in grado di fare le stesse cose con Windows 11 che sareste in grado di fare con Windows 10.

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Microsoft conferma la fine di Windows 10X e parla del futuro di Windows

Windows 10X
Windows 10X è ufficialmente morto e sepolto, ma all'evento Build di questi giorni il CEO di Microsoft Satya Nadella ha comunque anticipato importanti aggiornamenti per Windows 10.

La scorsa settimana Microsoft ha ammesso che, dopotutto, non avrebbe mai fatto uscire Windows 10X, il concept di sistema operativo annunciato per la prima volta nel 2019 e trasformatosi mesi dopo in un concorrente di Chrome OS. L’ammissione di Microsoft ha confermato un recente report di Petri.com, secondo cui Windows 10X molto probabilmente non avrebbe mai visto la luce.

“Invece di portare sul mercato un prodotto chiamato Windows 10X nel 2021 come inizialmente previsto, stiamo sfruttando le conoscenze acquisite finora e accelerando l’integrazione della tecnologia fondamentale alla base di 10X in altre parti di Windows e dei prodotti dell’azienda” ha dichiarato nei giorni scorsi John Cable , il dirigente che guida il gruppo di manutenzione di Windows.

 

La breve vita di Windows 10X è cominciata come un annuncio dell’ottobre 2019, quando Microsoft definiva il futuro sistema operativo come “il meglio di Windows 10 creato per consentire esperienze uniche su PC a doppio schermo”. Questa nuova versione doveva alimentare una nuova categoria hardware di ibridi tablet-notebook a due schermi e pieghevoli che Microsoft ei suoi partner avrebbero presto portato sul mercato. L’ingresso di Microsoft in questo nuovo settore hardware, rappresentato dal Surface Neo, è stato successivamente rinviato a data da destinarsi.

Nel maggio 2020, Microsoft ha raccontato una storia diversa, dicendo all’epoca che, poiché “a causa della pandemia il mondo è un posto molto diverso da quello che era lo scorso ottobre quando abbiamo condiviso la nostra visione per una nuova categoria di dispositivi Windows a doppio schermo”, il nuovo sistema operativo sarebbe stato utilizzato per “orientare la nostra attenzione verso dispositivi Windows 10X a schermo singolo che sfruttano la potenza del cloud”. Per molti osservatori questa affermazione sembrava indirizzare Windows 10X come chiaro competitor di Chrome OS.

In seguito c’è però stato un secondo cambio di rotta. Piuttosto che un nuovo sistema operativo semplificato in esecuzione su un nuovo tipo di hardware, o uno che enfatizzasse l’elaborazione basata su cloud, Windows 10X è diventato ultimamente un nuovo concept di sistema operativo le cui diverse parti sarebbero state divise tra Windows 10 e altri prodotti software di Microsoft. 

Microsoft, ovviamente, l’ha messa in modo “leggermente” diverso. “Dopo un anno di esplorazione e di conversazioni con i clienti, ci siamo resi conto che la tecnologia di Windows 10X poteva essere utile in più modi e servire più clienti di quanto inizialmente immaginassimo”, ha affermato Cable. “Abbiamo concluso che la tecnologia 10X non dovrebbe essere limitata a un sottoinsieme di clienti”.

Windows 10 1909

 

Non c’è dubbio che le circostanze siano cambiate tra il primo annuncio di Windows 10X e oggi. Il fatto che ora tutti conoscano la parola pandemia e ne abbiano memorizzata la definizione ne è la prova. Praticamente certo, anche, è che i clienti interrogati da Microsoft abbiano detto alla società che avevano cose migliori da fare durante la crisi piuttosto che mostrare interesse per un nuovo sistema operativo. Alla fine Microsoft ha deciso comunque di dare ai clienti 10X anche se “a pezzi”.

Ma le novità dell’ecosistema Windows non finiscono qui. All’inizio di questa settimana, il CEO di Microsoft Satya Nadella ha infatti sfruttato il keynote dell’evento annuale Build dedicato agli sviluppatori per anticipare il futuro di Windows.Presto annunceremo uno degli aggiornamenti più significativi di Windows dell’ultimo decennio”, ha affermato Nadella. “Non vediamo l’ora di condividerlo con tutti voi”.

Quale sarà questo aggiornamento non è chiaro, anche se i report hanno parlato di un rinnovamento dell’interfaccia utente (UI) e dell’esperienza utente (UX) di Windows e di un evento già a giugno, in cui Microsoft potrebbe svelare cambiamenti ancora più radicali di quelli del 2015 quando uscì Windows 10.

Tra l’altro è strano che, solo pochi giorni dopo aver riconosciuto l’impossibilità di dare vita a un nuovo sistema operativo (10X), l’amministratore delegato di Microsoft abbia promesso un cambiamento così importante e significativo per Windows 10, che in effetti potrebbe presto integrare alcuni degli elementi sviluppati per 10X.

Se chiedeste agli amministratori IT di classificare le modifiche o i miglioramenti a Windows 10 e forniste loro un elenco con al suo interno una nuova interfaccia utente o anche nuove e fantastiche funzionalità, scommettete che li stralcerebbero subito?. Dopotutto il cambiamento è sempre stato un anatema per l’impresa, che valorizza soprattutto la stabilità e l’utilità; il cambiamento è proprio ciò che ha portato alla tensione tra Microsoft e i suoi clienti commerciali per Windows 10 con i suoi continui (e molto spesso temuti) aggiornamenti.

I segnali che Microsoft ha compreso le preoccupazioni dei clienti commerciali sono arrivati durante il 2020 e quest’anno, con due aggiornamenti minori consecutivi che non hanno portato particolari sconvolgimenti. Ma a questa mossa (sicuramente gradita agli amministratori IT) ne è seguita una molto meno piacevole, ovvero il taglio del supporto a lungo termine da 10 a 5 anni per le versioni enterprise di Windows 10. E, come mazzata finale, ecco la promessa di Nadella di nuovi e importanti cambiamenti in arrivo. 

Molti sono sempre più sconcertati dal desiderio di Microsoft di rielaborare, ridisegnare, ricostruire e aggiornare continuamente Windows come se dovesse accontentare l’utenza consumer sempre alla ricerca di novità quando i suoi clienti commerciali, in realtà i suoi unici clienti che contano, vogliono solo quello che hanno adesso (Windows 10) in una versione migliorata e perfezionata.

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