Sviluppatore full-stack: chi è e come potete diventarlo
Lo sviluppatore full-stack è un tuttofare e una figura lavorativa oggi molto richiesta. Il titolo implica un’ampia conoscenza che può essere preziosa sia per le startup a corto di personale, sia per le grandi aziende che gestiscono le applicazioni complesse. Tuttavia, il termine sviluppatore full-stack è controverso anche tra gli stessi sviluppatori software. Alcuni disprezzano l’idea che chiunque possa essere ugualmente competente in un intero stack di software, mentre altri ritengono che il termine sia stato così abusato da dipendenti e datori di lavoro che è diventato in qualche modo privo di significato.
Definizione: che cos’è uno sviluppatore full-stack?
Uno sviluppatore full-stack è qualcuno che è competente nel gestire le tecnologie dietro l’intero stack di applicazioni, ovvero i diversi livelli di tecnologie che costituiscono un’applicazione moderna. Il termine intende fungere da contrasto rispetto agli sviluppatori che si concentrano esclusivamente sul front-end di un’applicazione (l’interfaccia utente, un sito web o un’app mobile), o esclusivamente sul back-end (la logica di business che guida l’applicazione e il database dove sono salvate le informazioni necessarie all’applicazione).
In teoria uno sviluppatore full-stack dovrebbe essere a proprio agio con il codice JavaScript in esecuzione nel browser dell’utente come lo sarebbe con le query MySQL che ottengono le informazioni che l’utente desidera da un database.
Naturalmente ciò richiede la padronanza di molte tecnologie, un’abilità così rara che le persone usano il termine “unicorno” per descrivere i praticanti full-stack. In una lunga e influente diatriba lo sviluppatore Andy Shora ha affermato che questi veri e autentici sviluppatori full-stack sono un mito, ma che l’esistenza del termine stesso incoraggia le persone a sopravvalutare alcune delle loro abilità.
“Le basi dei linguaggi/framework che apprendiamo oggi possono essere spesso imparate in poche ore”, dice Shora, che si identifica specificamente come sviluppatore front-end. “Il problema è che la differenza tra conoscere qualcosa nello sviluppo web e padroneggiarlo veramente sta diventando una linea sempre più sfocata.” Anche se non è possibile raggiungere una padronanza full-stack, è importante essere a proprio agio con tutte le parti di un’applicazione.
Secondo Codeup, un programma di formazione che può essere considerato una specie di bootcamp di codifica full-stack, uno sviluppatore full-stack è semplicemente qualcuno che ha familiarità con tutti i livelli nello sviluppo di software per computer. Questi sviluppatori non sono esperti in tutto; hanno semplicemente una conoscenza funzionale e la capacità di prendere un concetto e trasformarlo in un prodotto finito. Questi “guru” rendono il processo di creazione del software molto più semplice, in quanto capiscono come tutto funzioni da cima a fondo e possono anticipare i problemi di conseguenza.
In altre parole, anche se passate la maggior parte del tempo a lavorare sul back-end di un’applicazione, ne sapete abbastanza sullo sviluppo front-end per essere in grado di lavorare bene con quei team e vedere il quadro generale dell’intero progetto. Web Designer Depot offre un approccio che enfatizza allo stesso modo una visione olistica piuttosto che una totale padronanza: “Uno sviluppatore full-stack comprende e ha almeno le competenze di base per sviluppare un prodotto dall’inizio alla fine.” Shora sottolinea che soprattutto le startup con poco personale sono alla ricerca di questo tipo di sviluppatori.
Il termine sviluppo full-stack è nato per la prima volta nell’era del web 2.0, poiché le pagine web statiche lasciavano il posto a quelle dinamiche basate su AJAX. Come sottolinea Shora, l’idea alla base di questo termine era molto più semplice quando i tipici stack software erano meno complessi, come negli anni 2000 quando il LAMP a quattro livelli (Linux, Apache, MySQL, Perl/PHP) la faceva da padrone.
Oggi lo sviluppo full-stack comporta una codifica più complessa in tutto lo stack, con scelte multiple per tecnologie e framework per ogni livello. Per questo a volte si sceglie di utilizzare il più possibile una singola tecnologia in tutto lo stack per semplificare lo sviluppo. Ad esempio, grazie al fatto che Node.js introduce JavaScript lato server, ora potete essere definiti sviluppatori JavaScript full-stack, ma nella maggior parte dei casi lo sviluppo full-stack implica il sapersi destreggiare tra piattaforme e tecnologie multiple.
Come diventare uno sviluppatore full-stack
La risposta più semplice, quindi, su come diventare uno sviluppatore full-stack è acquisire familiarità con una vasta gamma di tecnologie. Ci sono una varietà di fonti che danno consigli sull’argomento, da Web Designer Depot a InfoWorld, ma questa guida di Coderbyte è piuttosto esaustiva e prevede la conoscenza di: