Sostenibilità aziendale: solo il 21% delle imprese usa la tecnologia per ridurre l’impatto ambientale
Due recenti ricerche di Kyndryl-Microsoft e IBM offrono una panoramica sullo stato della sostenibilità aziendale e il ruolo della tecnologia nel 2024. Il Global Sustainability Barometer di Kyndryl commissionato da Microsoft evidenzia come l’84% delle organizzazioni riconosca l’importanza strategica degli obiettivi ambientali, benché solo il 21% utilizzi effettivamente la tecnologia per ridurre l’impronta ecologica. Il 38% delle organizzazioni ha inoltre incrementato i propri obiettivi di sostenibilità aziendale rispetto all’anno precedente, dimostrando una crescente consapevolezza.
Sul fronte dell’intelligenza artificiale, il 55% delle aziende ne riconosce il potenziale impatto sugli obiettivi di sostenibilità, ma il 62% ne limita l’uso all’analisi di dati storici. Solo il 19% delle organizzazioni utilizza completamente i dati per guidare le decisioni strategiche, nonostante il 54% abbia integrato le iniziative di sostenibilità nei processi di reporting.
La Ricerca IBM conferma questi trend, rivelando che l’88% dei leader aziendali pianifica di aumentare gli investimenti in IT per la sostenibilità nei prossimi 12 mesi, con oltre la metà degli intervistati che considera questi investimenti come un’opportunità di crescita e non solo di riduzione dei costi.
Entrambi gli studi, basati su campioni significativi (1.355 leader per Kyndryl e 2.790 dirigenti per IBM), evidenziano criticità nell’implementazione dell’IA. IBM rileva che il 56% delle organizzazioni non la utilizza ancora attivamente per la sostenibilità, nonostante il 90% ne riconosca il potenziale positivo. I vincoli di bilancio rappresentano un ostacolo significativo, con il 48% degli investimenti in IT per la sostenibilità che risultano essere “una tantum”.
La misurazione e il reporting della sostenibilità emergono come sfide comuni. Il 50% dei dirigenti aziendali, secondo IBM, nota che i dati per misurare i KPI di sostenibilità non sono maturi e i principali indicatori monitorati sono il consumo di energia rinnovabile, il consumo totale di energia e il riciclaggio.
Le due ricerche rilevano inoltre un divario di percezione tra management e personale: il 67% dei dirigenti apicali considera i propri sforzi di resilienza climatica come proattivi, contro il 56% dei decisori di livello inferiore.
Kyndryl suggerisce quattro azioni strategiche:
- Incorporare la tecnologia nella pianificazione strategica
- Ridefinire il ruolo dell’IA oltre il semplice monitoraggio
- Sfruttare i dati per una trasformazione proattiva
- Promuovere una cultura della responsabilità condivisa
IBM raccomanda di:
- Investire in strumenti di IA adatti alla propria organizzazione
- Utilizzare i dati per ridurre il divario di percezione tra livelli aziendali
- Automatizzare l’acquisizione e l’analisi dei dati ESG
Entrambe le ricerche sottolineano infine l’importanza di considerare l’impatto ambientale dell’IA stessa, con solo il 35% delle organizzazioni che valuta le implicazioni energetiche delle soluzioni basate sull’IA. Questo evidenzia la necessità di un approccio più consapevole all’innovazione tecnologica, bilanciando progresso e sostenibilità.