Con il mondo che rischia di non raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di mantenere il riscaldamento al di sotto di 1,5° Celsius, è necessaria una riduzione sostanziale delle emissioni CO2 entro il 2030 e sfruttare l’intelligenza artificiale per il cambiamento climatico è molto promettente, vista la capacità di questa tecnologia di comprendere e modellare sistemi complessi.

Accelerating Climate Action with AI è un nuovo report di BCG commissionato e redatto in collaborazione con Google dal quale emerge come l’impiego dell’intelligenza artificiale e la sua scalabilità abbiano già dimostrato che le applicazioni dell’IA per il clima possono ridurre in modo significativo le emissioni globali di CO2. Inoltre, il report illustra come l’IA possa anche migliorare in modo sostanziale gli sforzi di adattamento e resilienza legati al clima e dare forma a comportamenti rispettosi del clima. L’IA ha anche le capacità per contribuire a scoperte scientifiche rivoluzionarie (ad esempio nel campo della fusione nucleare) che aprono nuove strade all’azione per il clima.

Il rapporto si concentra inoltre su sei punti fermi relativi all’IA:

  • Scalando le applicazioni e le tecnologie attualmente collaudate, l’IA ha il potenziale per sbloccare insight che potrebbero contribuire a mitigare dal 5% al 10% delle emissioni di gas serra entro il 2030 e a sostenere in modo significativo le iniziative di adattamento e resilienza legate al clima.
  • Oltre a contribuire a ridurre le emissioni e a migliorare la resilienza delle comunità e delle infrastrutture, l’intelligenza artificiale può accelerare l’azione per il clima portando la modellazione climatica a un livello superiore, consentendo nuovi approcci all’educazione climatica e sostenendo le scoperte nella scienza del clima, nell’economia climatica e nella ricerca.

1b6b7abe-10c8-40cb-8e18-6e3d6d8e8a62

  • I punti di forza dell’intelligenza artificiale nel raccogliere informazioni, migliorare la previsione e guidare l’ottimizzazione possono accelerare i progressi in tre aree cruciali: mitigare le emissioni, sostenere l’adattamento e la resilienza agli impatti climatici inevitabili e migliorare lo stato dell’arte della modellazione climatica, dell’economia climatica, dell’educazione climatica e della ricerca di base sul clima.
  • Sebbene l’applicazione dell’IA alle sfide climatiche sia solo agli inizi, organizzazioni e casi d’uso all’avanguardia stanno già ottenendo risultati concreti e dimostrano il potenziale dell’IA per il cambiamento climatico se adottata su scala. L’87% dei dirigenti intervistati ritiene infatti che l’IA abbia il potenziale per affrontare le loro sfide climatiche.
  • L’IA, ovviamente, comporta anche dei rischi e dei problemi (le emissioni dei data center, l’uso dell’acqua per il raffreddamento dei data center e i rifiuti elettronici) che devono essere gestiti con attenzione. Le organizzazioni stanno già prendendo provvedimenti per mitigare tali rischi.
  • I politici hanno tre ruoli critici di supervisione da svolgere per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi dell’IA per il clima. Devono consentire il progresso dell’IA per il clima incoraggiando la condivisione dei dati, garantendo l’accesso alla tecnologia a prezzi accessibili, creando consapevolezza e investendo nei talenti. Inoltre, devono accelerare la diffusione dell’IA per il clima definendo le priorità del settore pubblico e privato, realizzando i casi d’uso del settore pubblico e incoraggiando l’azione del settore privato. Infine, devono promuovere una diffusione dell’IA responsabile dal punto di vista ambientale e sociale.