Gli occhiali VR/AR di Apple avranno un futuro in azienda?
Nonostante il clamore e l’hype, non sappiamo davvero quale effetto avranno le esperienze VR/AR sulla produttività una volta che queste si espanderanno all’ambito aziendale, ma dovremmo già riconoscere il rischio di conseguenze indesiderate.
L’ottimismo delle buone intenzioni è una cosa, ma se negli ultimi anni abbiamo imparato qualcosa è che alcune tecnologie possono essere utilizzate anche contro di noi. Pensate alle brutte conseguenze di Facebook e del condizionamento sociale, all’impatto dell’intelligenza artificiale sull’occupazione, o anche alle implicazioni sulla sicurezza nell’avere tutta la propria vita su uno smartphone. Perché con la VR/AR dovrebbe essere diverso?
Si prevede che Apple introdurrà la sua versione di VR/AR indossabile nel 2022 o all’inizio del 2023. Questi occhiali utilizzeranno probabilmente processori della serie M, forniranno esperienze coinvolgenti e integreranno sensori avanzati per rendere l’esperienza virtuale (o aumentata) quanto più realistica possibile.
Il codice sorgente recentemente leakto suggerisce che questo device sarà basato su sistema realityOS, anche se diversi analisti, inclusa Katy Huberty di Morgan Stanley, non si aspettano davvero che questi device avranno un grande impatto sulle entrate di Apple se non tra alcuni anni.
Controllo delle collisioni
Una conseguenza inaspettata legata all’utilizzo di questi occhiali/visori è il controllo delle collisioni. Meta Reality Labs ha riscontrato un grande successo del visore VR Oculus Quest 2 durante le ultime festività natalizie. Ma quel successo ha anche portato a numerosi incidenti domestici come riportato dalla società di assicurazioni Aviva, che ha registrato un aumento del 31% delle richieste di risarcimento relative a incidenti domestici causati dall’uso della realtà virtuale, incluso quello in cui un uomo ha tirato un pugno nel mondo virtuale e ha colpito accidentalmente un ventilatore a soffitto.
Mentre sono perse in questi mondi coinvolgenti, le persone distruggono involontariamente mobili, ornamenti di valore e persino televisori. Di fronte alla crescente diffusione di visori VR, Aviva afferma che incidenti di questo tipo sono aumentati del 68% in cinque anni. Le persone che indossano questi visori devono chiaramente avere una visione migliore di ciò che sta accadendo intorno a loro nel mondo non virtuale per utilizzare questi gadget in sicurezza.
La VR entra in azienda
Se il danno di simili incidenti è più o meno grave nelle case degli utenti consumer, che dire del mercato professionale? Ci sono così tante aspettative che una volta che le aziende si impegneranno con le soluzioni AR/VR, saranno sicuramente in grado di sbloccare nuovi livelli di produttività. Ma questa tecnologia è davvero pronta per il mondo aziendale?
Pensate a un tipico magazzino. I lavoratori entreranno in collisione con scaffali pieni di scorte di valore o i conducenti di carrelli elevatori remoti faranno accidentalmente ancora più danni? Le aziende possono funzionare in sicurezza mentre i dipendenti sono immersi in esperienze di produttività virtuale così coinvolgenti ed estranianti? I dati di Aviva mostrano che le risposte a queste domande non siano così banali e scontate.
Certo, c’è una sostanziale differenza tra realtà aumentata e virtuale. Quest’ultima infatti consiste in esperienze totalmente immersive che ci isolano del tutto dal mondo esterno, mentre la realtà aumentata consiste in soluzioni che sovrappongono informazioni preziose al mondo reale, che possiamo continuare a vedere con i nostri occhi anche se indossiamo occhiali o visori AR. Ma anche in questo caso non possiamo ancora prevedere con precisione fino a che punto anche le informazioni in realtà aumentata possono distrarre un utente in un momento inappropriato e quali potrebbero essere le conseguenze di tali distrazioni.
Cos’ha in mente Apple?
Al momento i rumor più convincenti riguardo Apple e i suoi piani sulla lunga distanza parlano di occhiali per la realtà aumentata (quindi non per la VR), ma alcuni analisti sono convinti che, nel breve periodo, l’azienda intenda introdurre un visore per realtà mista. Ciò fornirebbe esperienze coinvolgenti come quelle dei visori VR di altri produttori, inclusi Oculus Quest 2 e altri.
Di recente, si è parlato anche di un piano di Apple per la realtà virtuale legata alle chat di FaceTime e sembra probabile che la società offrirà una serie di giochi (tramite Apple Arcade), contenuti video su Apple TV+ e altre esperienze per arricchire il più possibile di contenuti questa sua nuova piattaforma.
Ciò che non sappiamo ancora sono le conseguenze impreviste o la misura in cui queste potranno annullare i vantaggi in termini di produttività che i dispositivi AR/VR dovrebbero fornire. I dati di Aviva suggeriscono che un rilevamento efficace delle collisioni e dei movimenti sarà pressoché obbligatorio per ottimizzare questi risultati.
Con questo in mente, è interessante notare come Apple (a quanto pare) stia sviluppando occhiali dotati di due potenti processori della serie M: uno per fornire l’esperienza virtuale/aumentata, l’altro per gestire i dati dei sensori del mondo reale. Se Apple riuscirà a creare una realtà virtuale immersiva e “sicura”, potrebbe essere in grado di convincere le aziende quantomeno a considerare i suoi occhiali AR. Anche perché tecnologie per evitare incidenti di questo tipo saranno richieste anche all’interno dei veicoli autonomi, inclusa la futura auto di Apple.