Le norme europee sull’intelligenza artificiale racchiuse nell’AI Act entreranno in vigore il mese prossimo, dopo che i Paesi dell’UE hanno approvato ieri un accordo politico raggiunto a dicembre, stabilendo un potenziale punto di riferimento globale per gestire e affrontare tutto quello che concerne una tecnologia rivoluzionaria come l’IA.

L’AI Act europeo è infatti più completo rispetto all’approccio volontario e “leggero” degli Stati Uniti, mentre quello della Cina mira a mantenere la stabilità sociale e il controllo dello Stato.

Il voto dei Paesi dell’UE è arrivato due mesi dopo che i legislatori europei avevano appoggiato l’AI Act redatto dalla Commissione europea nel 2021. Ed è un voto significativo e importante, visto che le preoccupazioni per il contributo dell’IA alla disinformazione, alle fake news e al materiale protetto da copyright si sono intensificate a livello globale negli ultimi mesi, in seguito alla crescente popolarità di sistemi di IA generativa come ChatGPT.

“Questa legge storica, la prima al mondo nel suo genere, affronta una sfida tecnologica globale che crea anche opportunità per le nostre società ed economie”, ha dichiarato in un comunicato il ministro belga per la digitalizzazione Mathieu Michel. “Con l’AI Act, l’Europa sottolinea l’importanza della fiducia, della trasparenza e della responsabilità quando si ha a che fare con le nuove tecnologie, garantendo al contempo che questa tecnologia in rapida evoluzione possa prosperare e dare impulso all’innovazione europea”.

Data,Protection,,Binary,Code,With,European,Union,Flag

L’AI Act impone obblighi di trasparenza rigorosi ai sistemi di IA ad alto rischio, limita l’uso della sorveglianza biometrica in tempo reale negli spazi pubblici da parte dei governi a casi di particolare gravità e, secondo Patrick van Eecke dello studio legale Cooley, avrà un impatto che va oltre il blocco dei 27 Paesi. 

“La legge avrà una portata globale. Le aziende al di fuori dell’UE che utilizzano i dati dei clienti dell’UE nelle loro piattaforme di intelligenza artificiale dovranno infatti conformarsi. È inoltre probabile che altri Paesi e regioni utilizzino l’AI Act come modello, proprio come hanno fatto con il GDPR”, ha dichiarato van Eecke a Reuters.

Mentre la nuova legislazione si applicherà nella sua interezza a partire dal 2026, i divieti sull’uso dell’intelligenza artificiale nel social scoring, nella polizia predittiva e nello scraping non mirato di immagini facciali da internet o da filmati di telecamere a circuito chiuso scatteranno entro sei mesi dall’entrata in vigore del nuovo regolamento. Gli obblighi per i modelli di IA per scopi generali si applicheranno dopo 12 mesi e le regole per i sistemi di IA incorporati nei prodotti regolamentati tra 36 mesi.

Le multe per le violazioni variano da 7,5 milioni di euro o l’1,5% del fatturato fino a 35 milioni di euro o il 7% del fatturato globale, a seconda del tipo di violazione.