Dopo averlo reso disponibile negli USA e in Canada dal 30 marzo, Microsoft ha annunciato l’arrivo del suo visore di realtà aumentata Hololens anche in Australia, Nuova Zelanda e in alcuni Paesi europei: Francia, Germania, Gran Bretagna e Irlanda. Ancora niente Italia insomma, anche se rispetto a prima procurarsi un Hololens dal nostro Paese per vie non “ufficiali” non sarà più così complesso e dispendioso.

Anche per questa seconda ondata distributiva, in partenza da fine novembre, Microsoft renderà disponibile due versioni di Hololens, ovvero la Developer Edition (circa 3300 euro) e la Commercial Suite, che supererà invece i 5000 euro. Quest’ultima offre un supporto più avanzato e diverse funzionalità (come quelle di sicurezza) pensate per un utilizzo affidabile in ambito aziendale.

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Microsoft sta insomma cercando di espandere il più possibile la base di sviluppatori e partner commerciali (più che di utenti finali) per ampliare le enormi possibilità insite nel mercato della realtà aumentata, tanto che dal 2017 i PC con Windows 10 a bordo riceveranno un aggiornamento con l’esecuzione della shell Windows Holographic per accedere a tutto il parco applicativo pubblicato finora.

Oggi infatti il Windows Store offre oltre 80 app di realtà aumentata destinate sia al gaming, sia (e soprattutto) ad attività professionali e, nonostante questo rimanga ancora un mercato di nicchia, Microsoft ha mostrato che importanti partner come Autodesk, Volvo, Nasa, Lowe’s, Audi, Airbus e Volkswagen stanno già sviluppando progetti resi possibili da Hololens e dalla realtà aumentata.

Per il momento però parliamo di numeri piuttosto ristretti, anche in confronto a quelli sempre più in crescita della realtà virtuale. Secondo infatti un recente report di Markets and Markets il mercato della realtà aumentata è stimato in 453,4 milioni di dollari nel 2020, con però un tasso di crescita annuale composto del 75,2% tra il 2016 e la fine del decennio.