Anche Google vuole il proprio chatbot IA per le ricerche
Seguendo le orme di Microsoft, che all’inizio di quest’anno ha aggiunto a Bing la stessa tecnologia alla base di ChatGPT, Google sta seguendo lo stesso percorso per includere un chatbot IA nel proprio motore di ricerca, anche se per ora il CEO Sundar Pichai è rimasto piuttosto vago sulle tempistiche.
In un’intervista rilasciata al Wall Street Journal, Pichai ha rivelato l’intenzione di Google di introdurre un chatbot IA nella ricerca di Google, aggiungendo che l’azienda sta lavorando a diversi prodotti di ricerca basati sull’IA generativa, tra cui uno che consente agli utenti di porre domande successive dopo aver inserito la propria domanda, che potrebbero aiutare Google ad abbandonare la ricerca basata sui link. La mossa della grande G arriva mentre Microsoft ha investito miliardi di dollari in un accordo con OpenAI.
“Lo spazio delle opportunità, se non altro, è più grande di prima”, ha dichiarato Pichai nell’intervista rilasciata al WSJ. “Le persone potranno fare domande a Google e confrontarsi con gli LLM nel contesto della ricerca? Assolutamente sì“. Google sta lavorando da tempo all’IA sotto forma di grandi modelli linguistici e, nelle scorse settimane, ha anche presentato Bard, la sua risposta a ChatGPT.
Detto questo, Bard ha ancora qualche problema da risolvere, come è emerso durante la presentazione quando l’IA ha fornito informazioni errate sul James Webb Telescope. Google ha comunque chiarito che Bard non è Google Search, indicando che un progetto separato, non ancora rivelato, sarà probabilmente integrato nel motore di ricerca.