L’assistente IA Claude di Anthropic arriva in Europa, finalmente

ia generativa anthropic
Claude è un concorrente diretto di ChatGPT e anche se era già disponibile gratuitamente online in diversi Paesi, questa è la prima volta che viene reso disponibile via web e iPhone in tutta l'Unione Europea.

La startup IA americana Anthropic, sostenuta da Google e Amazon e co-fondata da ex dirigenti di OpenAI, ha annunciato che da oggi il suo chatbot di IA generativa Claude è disponibile in tutta Europa, compreso il piano Teams a pagamento orientato all’utenza business. Claude, la cui ultima versione risale a marzo (Claude 3), è un concorrente diretto di ChatGPT e anche se era già disponibile gratuitamente online in diversi Paesi, questa è la prima volta che viene reso disponibile via web e iPhone in tutta l’Unione Europea, oltre che in una manciata di Paesi europei non appartenenti all’UE come Svizzera e Islanda.

“Milioni di persone in tutto il mondo stanno già utilizzando Claude per accelerare i processi scientifici, migliorare il servizio clienti o perfezionare la scrittura. Non vedo l’ora di vedere cosa creeranno le persone e le aziende in Europa con Claude” ha dichiarato Dario Amodei, CEO e co-fondatore di Anthropic.

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Il piano Teams per le aziende richiede 28 euro al mese e consente di ottenere l’accesso all’intera famiglia di modelli Claude 3, una finestra contestuale in grado di gestire 200.000 token (documenti lunghi), strumenti di gestione amministrativa e di fatturazione e una maggiore priorità di accesso quando i server di Anthropic sono sotto carico.

Anthropic prevede inoltre di aggiungere a breve altre funzionalità di collaborazione, “tra cui citazioni di fonti affidabili per verificare le affermazioni generate dall’intelligenza artificiale, integrazioni con archivi di dati come codebase o CRM e iterazione con i colleghi su documenti o progetti generati dall’intelligenza artificiale”.

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Chip IA: Arm punta alla produzione di massa entro fine 2025

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Arm si cimenterà nello sviluppo di chip IA con l'obiettivo di realizzare i primi prototipi entro la primavera del prossimo anno.

Arm, società controllata da SoftBank Group (che ne detiene una quota del 90%), si cimenterà nello sviluppo di chip IA con l’obiettivo di realizzare i primi prototipi entro la primavera del 2025, mentre la produzione di massa, affidata a produttori a contratto, dovrebbe iniziare nell’autunno dello stesso anno. La mossa fa parte dell’obiettivo di Masayoshi Son, CEO di SoftBank, di trasformare il gruppo in una grande potenza nel campo dell’intelligenza artificiale.

 

Arm fornisce già progetti di circuiti a Nvidia e ad altri sviluppatori di chip e detiene una quota superiore al 90% nell’architettura dei processori utilizzati negli smartphone. Arm si farà carico dei costi di sviluppo iniziali, che dovrebbero raggiungere le centinaia di miliardi di yen, con il contributo di SoftBank. Una volta creato un sistema di produzione di massa, il settore dei chip IA potrebbe essere scorporato e affidato a SoftBank, che sta già negoziando con TSMC e altri big dell’industria dei chip per assicurarsi la capacità produttiva necessaria.

Nella visione del CEO di SoftBank per una rivoluzione del gruppo nel segno dell’IA c’è anche l’espansione verso i data center, i robot e la produzione di energia, con i chip IA in grado di elaborare grandi volumi di dati che sono al centro di questo progetto.

tsmc ia

Stimato a 30 miliardi di dollari quest’anno, il mercato dei chip IA dovrebbe superare i 100 miliardi di dollari nel 2029 e raggiungere i 200 miliardi di dollari nel 2032, secondo le ultime stime di Precedence Research of Canada. Attualmente, Nvidia è in testa al settore, ma non riesce a tenere il passo con la crescente domanda e anche per questo SoftBank sta vedendo un’opportunità di inserirsi nel settore.

SoftBank prevede di costruire data center dotati di chip proprietari negli Stati Uniti, in Europa, Asia e Medio Oriente già nel 2026 e, per supportarne l’enorme richiesta di energia, ha in programma la costruzione di parchi eolici e solari, con un occhio di riguardo per la tecnologia di fusione di prossima generazione.

A febbraio il gruppo ha annunciato un piano per la creazione di una joint venture nel settore della robotica con un’unità del fondo sovrano dell’Arabia Saudita, ma sono in corso anche fusioni e acquisizioni. Includendo i propri fondi e gli investimenti dei fondi sovrani e di altri soggetti, l’investimento totale dovrebbe raggiungere i 10.000 miliardi di yen (circa 69 miliardi di euro al tasso di cambio attuale).

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