Secondo Gartner, la preoccupazione per gli attacchi malevoli potenziati dall’IA è salita in cima alla classifica dei rischi emergenti di Gartner nel primo trimestre del 2024.

“La prospettiva di azioni dannose abilitate da strumenti assistiti dall’intelligenza artificiale preoccupa i responsabili dei rischi di tutto il mondo” ha dichiarato Gamika Takkar, direttore della ricerca di Gartner Risk & Audit Practice. “La relativa facilità d’uso e la qualità degli strumenti assistiti dall’IA, come la generazione di voci e immagini, aumentano infatti la possibilità di effettuare attacchi malevoli con conseguenze di ampia portata”.

Nel corso del primo trimestre di quest’anno, Gartner ha intervistato 345 dirigenti senior del settore del rischio aziendale per individuare e analizzare i 20 rischi emergenti principali e fornire ai leader una visione delle cause e delle potenziali conseguenze.

I rischi legati all’IA hanno conquistato i primi due posti nell’indagine del primo trimestre del 2024, con gli attacchi malevoli potenziati dall’IA citati come il principale rischio emergente e la disinformazione assistita dall’IA che desta anch’essa preoccupazione. La crescente polarizzazione politica, entrata per la prima volta nel tracker nel 4Q23, è scesa dal secondo posto tra le preoccupazioni più citate al terzo.

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Una delle cause principali degli attacchi e della disinformazione basati sull’IA è la rapida espansione dell’accesso alle sue capacità. Il potenziamento dell’IA può fornire codice maligno e facilitare il phishing e l’ingegneria sociale, consentendo così una maggiore possibilità di intrusione, una maggiore credibilità e attacchi più dannosi.

L’impatto potenziale degli attacchi e della disinformazione potenziati dall’intelligenza artificiale è di vasta portata e ha conseguenze sulla reputazione, sulla produttività e sulla capacità di risposta delle organizzazioni. L’aumento delle violazioni e dei requisiti di divulgazione può inoltre erodere la fiducia in un’organizzazione tra clienti, consumatori e partner.

“La velocità e la qualità degli attacchi e della disinformazione potenziati dall’intelligenza artificiale ostacolano anche la capacità dei team di sicurezza informatica di rispondere e adattarsi al nuovo panorama della sicurezza, amplificandone ulteriormente le vulnerabilità”, ha concluso Takkar.