Con Rabbit R1 l’IA generativa promette di mandare in pensione le app

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Al CES 2024 è stato mostrato il Rabbit R1, dispositivo portatile che si presenta come un gadget “no smartphone” e AI-first e che può ricordare come concept l’AI Pin di Humane. La sua missione? Mandare in pensione le app.

C’è un dispositivo, piccolo e all’apparenza insignificante, che sta facendo discutere un po’ tutti al CES 2024 in scena in questi giorni a Las Vegas. Si chiama Rabbit R1, arriverà a marzo anche in Italia ed è stato realizzato dalla startup Rabbit; si presenta come un gadget “no smartphone” e può ricordare come concept l’AI Pin di Humane.

A differenza dei dispositivi che possono eseguire ChatGPT per rispondere a domande di ogni tipo, compreso proprio l’Ai Pin da 699 dollari, il Rabbit R1, che di dollari ne costa solo 199, è in grado di usare le “app” al posto dell’utente grazie all’intelligenza artificiale generativa ed è per questo che può considerarsi un dispositivo “AI-first”.

L’R1 funziona su un sistema operativo proprietario (Rabbit OS) che non supporta le applicazioni tradizionali e, oltre a un classico modello LLM, ne utilizza anche uno LAM (modello di azione di grandi dimensioni o Large Action Model) che gli consente di navigare tra le app e di svolgere attività al posto dell’utente.

Questo modello permette a Rabbit OS, che pare essere 10 volte più veloce degli attuali progetti IA basati sull’interazione con la voce, di imparare come gli esseri umani navigano nelle app, indipendentemente dalla piattaforma e, ad esempio, impara cosa deve succedere per prenotare un hotel e lo fa per voi con un semplice comando vocale.

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Un LAM può essere usato anche per insegnare al modello l’uso di un’applicazione o di un sito web. L’IA, in pratica, impara cosa e dove “premere” per poi replicarlo su specifica richiesta dell’utente. tutto ciò viene fatto attraverso Rabbit Hole, un portale web dove si accede a tutti i servizi che r1 sarà in grado di controllare come Uber, Spotify, ChatGPT e qualsiasi altro servizio a cui si desideri che l’intelligenza artificiale possa accedere.

All’interno di questo piccolo device Rabbit ha inserito un SoC MediaTek Helio P35 da 2,3 GHz, 4 GB di RAM, 128 GB di spazio di archiviazione, porta USB-C, una batteria che dovrebbe durate tutto il giorno e uno slot SIM. Come l’Ai Pin, si tratta di un dispositivo che deve essere sempre connesso a Internet per funzionare, ma a differenza dell’Ai Pin, c’è anche un display touch.

Durante la presentazione al CES (video sopra) R1 ha organizzato un viaggio nel Regno Unito proponendo soluzioni per il volo, il soggiorno e il noleggio del mezzo e fornendo degli itinerari per le visite sul posto, consigliando inoltre cosa mangiare dopo aver usato la fotocamera integrata per guardare cosa ci fosse nel frigorifero.

Ovviamente, da qui a profetizzare che dispositivi simili possano rimpiazzare gli smartphone ce ne passa, anche perché presto gli stessi produttori di smartphone potrebbero inserire funzioni simili nei loro prossimi modelli top di gamma senza quindi la necessità di acquistare un device apposito. Per altro, proprio in questi giorni si è saputo che Humane ha cominciato a licenziare dipendenti ancor prima dell’uscita dell’Ai Pin sul mercato e questo non getta proprio una buona luce sul futuro di questi dispositivi.

C’è poi il discorso relativo alla privacy. Rabbit afferma che nessuno avrà accesso ai dati dell’utente e anche i vari account personali a cui R1 avrà accesso non saranno memorizzati (non è però chiaro come funzionerà il tutto da questo punto di vista).

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“Quando interagite con Rabbit OS, vi verrà assegnato un ambiente dedicato e isolato sul nostro cloud per il vostro LAM. Quando R1 svolgerà delle attività per voi, utilizzerà i vostri account su cui ci avete concesso il controllo in modo sicuro attraverso il nostro portale web Rabbit Hole. R1 chiederà autorizzazioni e chiarimenti durante l’esecuzione di qualsiasi attività, in particolare quelle che comportano azioni sensibili come i pagamenti. Fornirà anche un feedback sull’esito positivo o negativo dell’attività, insieme a una motivazione, grazie alla nostra ricerca neuro-simbolica” ha dichiarato Jesse Lyu, CEO di Rabbit.

Sempre per quanto riguarda la privacy, Rabbit ha dichiarato che il microfono è attivo solo quando si preme il pulsante per parlare con R1, che quindi non è sempre in ascolto. Inoltre, la fotocamera è fisicamente bloccata quando non è in uso ed è possibile posizionare il dispositivo a faccia in giù per interrompere automaticamente l’ingresso e l’uscita dei dati.

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AL CES 2024 spopolano gli AI PC di HP, Lenovo e Dell: una moda o reale innovazione?

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Mai come questo anno al CES di Las Vegas si sono visti così tanti laptop con al centro l’intelligenza artificiale. Ecco cosa hanno annunciato in ambito AI PC Lenovo, HP e Dell.

Si chiama AI PC ed è la nuova tendenza nel mercato PC che vede al centro dell’attenzione non tanto display, autonomia, design e form-factor, ma soprattutto l’integrazione dell’intelligenza artificiale sotto forma di NPU (Neural Processing Unit) e motori di accelerazione IA integrati, senza scordare Copilot per Windows 11 con tanto di tasto dedicato. Insomma, il boom dell’IA generativa esploso a fine 2022 con ChatGPT sta definitivamente prendendo piede anche nei PC, come dimostrano i nuovi annunci al CES 2024 di Las Vegas da parte di Dell, Lenovo e HP.

Anche Lenovo ha il suo assistente personale basato su IA

Al CES 2024, Lenovo ha presentato una gamma completa di oltre 40 nuovi dispositivi e soluzioni basati sull’intelligenza artificiale. Gli annunci includono nuovi modelli AI per le gamme Yoga, ThinkBook, ThinkPad, ThinkCentre e Legion. Due nuovi prodotti proof-of-concept, un tablet, un’app software e funzionalità IA di Motorola completano il nuovo e robusto portafoglio di soluzioni tecnologiche.

La gamma di laptop Yoga con Microsoft Windows 11 è dotata di Lenovo Yoga Creator Zone, un nuovo software per creatori, artisti e chiunque desideri sfruttare la potenza dell’intelligenza artificiale generativa con la sicurezza necessaria. Lenovo Yoga Creator Zone genera immagini, trasforma descrizioni basate su testo o persino bozze in immagini senza istruzioni, codici o configurazioni complesse. Gli utenti digitano semplicemente ciò che vogliono vedere e il sistema crea immediatamente una rappresentazione visiva.

Tra i tantissimi modelli presentati al da Lenovo al CES 2024 spiccano i laptop 2-in-1 Yoga Pro 9i e Yoga 9i. Sono classificati MIL-STD-810H1 per la durabilità e sono dotati dei più recenti processori Intel Core Ultra, mentre il Lenovo AI Core Chip fisico alimenta le funzionalità IA e la soluzione Lenovo X Power basata sul machine learning migliora le attività creative come il rendering 3D e la correzione del colore. Entrambi i modelli sono inoltre dotati di un tasto Copilot con accesso istantaneo a Copilot in Windows 11 per fornire, tramite IA, risposte pertinenti, riepilogare i messaggi di posta elettronica, generare immagini e altro ancora.

CES 2024 HP Lenovo

Nei mesi scorsi, al Lenovo Tech World 2023, Lenovo aveva presentato un assistente personale per AI PC come parte della sua visione AI for All. Nell’ambito della soluzione Lenovo AI Now, Lenovo sta continuando lo sviluppo di una soluzione IA personalizzata per consentire l’interazione dell’utente finale con la tastiera e attraverso il linguaggio naturale.

Con il nome provvisorio Lenovo AI Now Personal Assistant, la feature offre esperienze interattive personalizzate basate sulla knowledge base del dispositivo dell’utente. L’assistente IA semplifica i flussi di lavoro e migliora la collaborazione in modo più personale e coinvolgente. Utilizzando il linguaggio naturale, gli utenti saranno in grado di controllare e modificare impostazioni comuni come visualizzazione o prestazioni, cercare e riepilogare e-mail e documenti, creare inviti a riunioni e unire fotocamera live e avatar durante le videoconferenze. Lenovo AI Now Personal Assistant sarà lanciato nella prima metà del 2024 in Cina.

I nuovi laptop 2-in-1 HP Spectre x360

Non sono state da meno le novità di HP, che alla fiera di Las Vegas ha presentato tantissimi laptop tra cui i nuovi Spectre x360, laptop in formato 2-in-1 disponibili nelle versioni da 14 e 16 pollici. Entrambi i modelli integrano un chip IA dedicato (NPU) e offrono regolazioni adattive dello schermo, come l’oscuramento quando si distoglie lo sguardo per risparmiare energia e la frequenza di aggiornamento variabile. Inoltre, l’ottimizzazione automatica delle prestazioni tramite IA regola il rumore della ventola e le temperature in base alle applicazioni in uso, alla posizione del laptop e allo stato della batteria.

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I processori Intel Core Ultra, la NPU integrata e la GPU opzionale NVIDIA GeForce RTX 4050 Laptop possono eseguire una varietà di carichi di lavoro IA locali come l’editing di foto e video per una creazione di contenuti e una collaborazione più rapide ed efficienti. I nuovi Spectre sono inoltre i primi dispositivi consumer a disporre della sintonizzazione audio di Poly per migliorare le chiamate e i video con gli effetti di Windows Studio, che scarica sulla NPU funzioni di intelligenza artificiale come l’inquadratura automatica, la sfocatura dello sfondo e la capacità di mantenere il contatto visivo per connessioni coinvolgenti.

Il nuovo tris di Dell

Sono stati invece tre i laptop di Dell sempre con al centro l’intelligenza artificiale: XPS 16, XPS 14 e XPS 13. Anche qui, in chiave IA, troviamo una NPU integrata e i processori Intel Core Ultra, che tra l’altro dovrebbero assicurare un’autonomia molto elevata. L’XPS 16 è il modello di punta della gamma (può ospitare anche una GPU discreta GeForce RTX 4070) ed è indicato da Dell come il laptop XPS ideale per editing video e applicazioni impegnative.

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Il più compatto XPS 14 è più leggero del 21% rispetto all’XPS 16, ma offre comunque prestazioni di tutto rispetto anche grazie alla GPU GeForce RTX 4050. Entrambi i modelli sono certificati NVIDIA Studio e ciò significa che offrono prestazioni elevate per attività creative impegnative come il rendering 3D, l’editing video e il live streaming, assicurando al contempo l’accesso esclusivo alla suite di strumenti Studio AI e una maggiore stabilità con i driver NVIDIA Studio.

L’XPS 13 è il modello della gamma più sottile e leggero in assoluto e offre tre nuove opzioni di display tra cui scegliere (FHD+, QHD+ touch e 3K+ OLED touch). La presenza a bordo di tutti e tre i nuovi laptop di un motore di accelerazione IA integrato e di un’unità di elaborazione neurale (NPU) significa che non ci si deve più affidare esclusivamente alla CPU o alla GPU per l’elaborazione e le prestazioni. Per la modifica delle foto in Adobe Lightroom, ad esempio, l’aggiunta della NPU sfrutta automaticamente il motore di calcolo più adatto al carico di lavoro, consentendo in questo caso di modificare le immagini più velocemente di prima e preservando la durata della batteria. Tutti i nuovi XPS sono infine dotati di Copilot in Windows 11, con l’ormai immancabile tasto di tasto Copilot dedicato.

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