Firmato il primo trattato internazionale sulla sicurezza della IA: il ruolo guida dell’Europa
Nel corso di una conferenza informale dei Ministri della Giustizia degli stati membri a Vilnius, la Commissione Europea ha firmato la Convenzione Quadro sull’Intelligenza Artificiale del Consiglio d’Europa. La vice-presidente della Commissione per i Valori e la Trasparenza, Věra Jourová, ha apposto la firma su questo documento, che rappresenta il primo strumento giuridicamente vincolante a livello internazionale sull’intelligenza artificiale.
La Convenzione è pienamente compatibile con la legislazione dell’UE in generale e con l’AI Act dell’UE in particolare, che costituisce la prima regolamentazione completa sull’IA a livello mondiale. L’UE, rappresentata dalla Commissione e con il supporto degli Stati membri, ha partecipato molto attivamente ai negoziati di questa Convenzione.
I principi chiave della Convenzione includono:
- Un focus sull’IA centrata sull’uomo, coerente con i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto
- Un approccio basato sul rischio
- Principi chiave per un’IA affidabile (ad es. trasparenza, robustezza, sicurezza, governance e protezione dei dati)
- Trasparenza per i contenuti generati dall’IA e nelle interazioni con i sistemi di IA
- Rafforzamento di documentazione, responsabilità e rimedi
- Sostegno all’innovazione sicura attraverso sandbox normative
- Obblighi di gestione del rischio
- Obblighi di documentazione
- Meccanismi di supervisione per la vigilanza delle attività di IA
La Convenzione si applicherà alle attività all’interno del ciclo di vita dei sistemi di IA intraprese da autorità pubbliche o attori privati che agiscono per loro conto. Gli attori del settore privato hanno l’opzione di applicare direttamente gli obblighi o implementare misure alternative appropriate. Sono inoltre previste esenzioni per ricerca, sviluppo e sicurezza nazionale. Nell’UE la Convenzione verrà attuata tramite l’AI Act, che contiene regole generalmente armonizzate. La firma esprime l’intenzione dell’UE di diventare parte della Convenzione, a cui seguirà una proposta della Commissione per una decisione del Consiglio, con il consenso del Parlamento Europeo.