Dopo il clamoroso exploit di DeepSeek, l’IA cinese continua a guadagnare terreno a livello globale, con Alibaba e Baidu che nei giorni scorsi hanno compiuto importanti passi avanti.

Baidu ha annunciato che dal 1° aprile renderà gratuito il suo chatbot Ernie Bot a livello globale. Il chatbot, che attualmente costa circa 8 dollari al mese, si basa sul modello ERNIE 4.0 lanciato nel 2023 senza dettagli sul dataset di addestramento, sebbene si parli di prestazioni molto vicine a GPT-4. Successivamente, Baidu ha introdotto ERNIE 4.0 Turbo, anch’esso senza informazioni precise sulle sue fonti di apprendimento. Nonostante ciò, il bot ha già conquistato oltre 430 milioni di utenti, con più di 1,5 miliardi di chiamate API giornaliere registrate a novembre 2024.

La gratuità del servizio sarà accompagnata dal lancio di una nuova funzionalità chiamata Deep Search, che Baidu descrive come una tecnologia in grado di migliorare le capacità di ragionamento, pianificazione e utilizzo di strumenti, offrendo risposte di livello esperto in diversi contesti.

Baidu 1

La decisione di rendere gratuito Ernie Bot è motivata, almeno in parte, dalla crescente concorrenza, in particolare con DeepSeek. Baidu, che si è posizionata come azienda leader nell’IA prima ancora dell’avvento degli LLM, vuole consolidare questa percezione. Inoltre, con l’evoluzione della ricerca online in cui l’assistenza dell’IA è ormai uno standard, far pagare l’accesso al chatbot potrebbe risultare controproducente.

Tuttavia, l’uso di Ernie Bot (così come successo per DeepSeek) solleva interrogativi sulla privacy. L’accesso ai contenuti è infatti subordinato a una registrazione e la policy generale sulla privacy di Baidu ha rivelato la raccolta di dati sensibili, tra cui indirizzi IP, nomi e modelli di dispositivi, versioni del sistema operativo e codici IMEI. Inoltre, i dati personali potrebbero essere elaborati da terze parti e le policy specifiche per Ernie Bot non erano facilmente accessibili.

Durante il World Government Summit a Dubai, l‘altro colosso tech cinese Alibaba ha invece annunciato che la sua IA sarà utilizzata da Apple per i servizi di Apple Intelligence in Cina. Dal momento che la Cina è molto rigida sulla gestione dei dati dei cittadini all’estero, Apple non ha potuto implementare OpenAI suoi suoi dispositivi come nel resto del mondo, preferendo così la tecnologia di Alibaba.