OpenAI ha presentato GPT-4.1, una nuova generazione di modelli IA che porta con sé diverse novità a livello di coding, comprensione di istruzioni e gestione di contesti estesi. L’annuncio segna anche un passo avanti significativo rispetto ai modelli precedenti sia in termini di performance, sia di accessibilità economica.

La famiglia GPT-4.1 si compone di tre varianti: GPT-4.1, GPT-4.1 mini e GPT-4.1 nano. Tutti sono disponibili tramite API, ma non ancora integrati in ChatGPT. La versione standard punta alle massime prestazioni, la mini offre un equilibrio tra velocità e accuratezza, mentre la nano è pensata per compiti rapidi e a basso costo, come classificazione e autocompletamento.

Il focus principale di GPT-4.1 è la programmazione. Nei benchmark di settore, il nuovo modello ha registrato un miglioramento del 21% rispetto a GPT-4o e del 27% rispetto a GPT-4.5 nei task di coding, superando anche concorrenti come Claude 3.7 Sonnet di Anthropic in test di code review reali. GPT-4.1 si distingue anche per la capacità di individuare bug reali, evitare suggerimenti inutili e concentrarsi su problemi critici, riducendo il “rumore” nei suggerimenti e migliorando la produttività degli sviluppatori.

Una delle innovazioni più rilevanti è la capacità di gestire fino a 1 milione di token di contesto, equivalenti a circa 750.000 parole, superando di gran lunga i limiti dei modelli precedenti. Questo consente di analizzare documenti, codici o conversazioni molto estesi senza perdere coerenza o precisione, aprendo nuove possibilità per applicazioni in ambito legale, scientifico e aziendale.

GPT-4.1 mostra un netto miglioramento anche nella comprensione e nell’esecuzione di istruzioni complesse. Nei test di benchmark, il modello ha ottenuto risultati superiori del 10% rispetto a GPT-4o nella capacità di seguire istruzioni, rendendolo particolarmente adatto per alimentare agenti IA autonomi e workflow automatizzati.

 

Prestazioni e costi

OpenAI ha puntato anche sull’accessibilità economica. GPT-4.1 costa 2 dollari per milione di token in input e 8 dollari per milione in output, mentre la versione mini scende a 0,40 e 1,60 dollari rispettivamente. La nano, la più economica e veloce, arriva a soli 0,10 dollari per milione di token in input e 0,40 dollari in output, rendendo l’adozione di IA avanzata sostenibile anche per startup e progetti su larga scala.

 

Il lancio di GPT-4.1 arriva in un momento di forte competizione nel settore IA. Google ha recentemente presentato Gemini 2.5 Pro, anch’esso con una finestra di contesto da 1 milione di token, mentre Anthropic ha lanciato Claude 3.7 Sonnet. Nei test di coding, GPT-4.1 si posiziona leggermente sotto i top performer di Google e Anthropic, ma si distingue per la maggiore efficienza, la migliore gestione del contesto e la flessibilità d’uso.

openai gpt 4.1

Nonostante i progressi, OpenAI riconosce che GPT-4.1 non è esente da limiti. La precisione tende a diminuire con l’aumentare del numero di token gestiti contemporaneamente e, in alcuni casi, il modello può risultare troppo “letterale”, richiedendo prompt più specifici per ottenere i risultati desiderati. Tuttavia, il feedback degli sviluppatori è stato molto positivo, soprattutto per l’impatto pratico sulle attività di coding e automazione.

Con GPT-4.1, OpenAI compie un ulteriore passo verso la realizzazione di “agenti software” in grado di programmare, testare e documentare applicazioni in modo autonomo. L’obiettivo dichiarato è quello di creare strumenti che possano affiancare o sostituire parte del lavoro umano in ambito software engineering, accelerando l’innovazione e abbattendo i costi di sviluppo.

Parallelamente al lancio di GPT-4.1, OpenAI ha annunciato la progressiva dismissione del modello GPT-4 da ChatGPT, prevista per il 30 aprile, mentre la versione di anteprima GPT-4.5 verrà ritirata dall’API il 14 luglio, in quanto GPT-4.1 offre prestazioni equivalenti a un costo inferiore.

Infine, a proposito di tutte queste versioni di GPT, si fa ormai fatica a comprendere i criteri con cui OpenAI dà un nome ai suoi modelli. Il nuovo 4.1, ad esempio, è il successore di 4o (fa più o meno le stesse cose ma meglio) e nel frattempo è uscito anche 4.5. Capire le differenze sta diventando tutto tranne che banale.