Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha partecipato ieri a un incontro con John Elkann, CEO di Exor e Presidente di Stellantis & Ferrari e di GEDI, durante l’Italian Tech Week a Torino. La discussione si è concentrata sull’impatto trasformativo dell’intelligenza artificiale, sia in Italia che nel resto del mondo.

Altman ha affrontato le recenti notizie riguardanti OpenAI, affermando che l’azienda emergerà più forte da questa fase di transizione e chiarendo che le dimissioni di alcuni dirigenti non sono legate a una ristrutturazione aziendale, come erroneamente riportato da alcuni media, ma piuttosto a decisioni personali di intraprendere nuove sfide professionali.

Riguardo al futuro di OpenAI, Altman ha espresso ottimismo, sottolineando l’intenso periodo di apprendimento e la chiarezza di visione raggiunta nell’ultimo anno. Ha manifestato entusiasmo per l’opportunità di creare spazio per una nuova generazione di leader e per il suo coinvolgimento più diretto negli aspetti tecnologici dell’azienda.

Altman ha poi identificato due tendenze chiave per il prossimo decennio: l’abbondanza di intelligenza e di energia. Prevede che questi fattori porteranno a significativi miglioramenti in vari settori, tra cui la qualità della vita, la sostenibilità, l’istruzione e l’assistenza sanitaria. La visita alla Ferrari ha lasciato un’impressione significativa su Altman, che ha elogiato la combinazione unica di ingegneria, design e passione che caratterizza l’azienda, considerandola un esempio emblematico dell’eccellenza italiana.

GEDI OpenAI - img

Nel campo dell’energia (tema quantomai caldo considerando i consumi esorbitanti dei data center per l’IA generativa), Altman ha espresso ottimismo riguardo ai progressi nella fissione e fusione nucleare di nuova generazione, prevedendo dimostrazioni promettenti nei prossimi due anni. Al tempo stesso, ha riconosciuto il fatto che ci vorrà del tempo per superare le sfide normative e rendere queste tecnologie economicamente competitive. Inoltre, Altman ha commentato positivamente la nuova modalità vocale di ChatGPT, descrivendola come un’evoluzione naturale e conveniente nell’interazione uomo-macchina capace di offrire conversazioni più complete e diversificate con l’IA.

Infine, la media company italiana GEDI e OpenAI hanno annunciato una partnership strategica per rendere accessibili agli utenti di ChatGPT i contenuti in lingua italiana provenienti dalle testate del Gruppo GEDI. Un accordo grazie al quale gli utenti di ChatGPT avranno accesso a citazioni, contenuti e link alle pubblicazioni di GEDI, tra cui La Repubblica e La Stampa, in modo da migliorare la rilevanza e l’accesso ai prodotti di OpenAI, inclusi ChatGPT e il prototipo SearchGPT, per gli utenti in Italia.

La partnership offre inoltre a entrambe le società nuove opportunità per ulteriori collaborazioni su funzionalità e prodotti basati sull’IA, migliorando il modo in cui i lettori accedono e interagiscono con le notizie in Italia.

John Elkann, Presidente di GEDI, ha dichiarato: “Da oggi, gli utenti di ChatGPT potranno fare affidamento su articoli e analisi approfondite provenienti dalle nostre pubblicazioni, per ottenere informazioni di qualità su un’ampia gamma di argomenti, con particolare riferimento al contesto italiano. Questo accordo permette inoltre a GEDI di raggiungere un pubblico internazionale più ampio, grazie alle avanzate capacità di traduzione sviluppate da ChatGPT.”