In Italia, la sicurezza sul lavoro rimane una sfida critica, con circa 2.000 incidenti e 3 morti al giorno. Tuttavia, un recente dibattito al Senato ha messo in luce come la tecnologia possa rivoluzionare questo settore.

Il focus dell’evento è stato un innovativo progetto di sperimentazione presentato dalle aziende italiane Proger, ACEA e GCF. Questo progetto introduce una tecnologia tessile brevettata chiamata Accyourate e certificata come Dispositivo Medico. Si tratta di un polimero che può essere applicato a qualsiasi tessuto, trasformando indumenti comuni in dispositivi smart capaci di monitorare parametri bio-vitali e ambientali.

La tecnologia Accyourate funziona come un holter non invasivo, permettendo un monitoraggio continuo dei parametri vitali del lavoratore. Questo approccio potrebbe portare a una prevenzione più efficace degli incidenti dovuti a stanchezza o disattenzione e persino all’identificazione precoce di patologie prima che si manifestino sintomi evidenti.

Maglietta Inteligente AccYouRate

L’iniziativa coinvolge oltre 400 lavoratori e rappresenta un passo significativo verso un nuovo concetto di tutela e prevenzione sul lavoro. La sperimentazione mira a dimostrare come l’intelligenza artificiale e i dispositivi smart possano integrare e potenziare i tradizionali dispositivi di protezione individuale.

Durante il dibattito, esperti e figure istituzionali hanno sottolineato l’importanza di sfruttare appieno le potenzialità dell’IA per raggiungere l’obiettivo di zero morti sul lavoro. Allo stesso tempo, è stata evidenziata la necessità di un quadro normativo equilibrato per prevenire potenziali criticità legate all’uso di queste tecnologie, come la discriminazione basata sui dati sanitari.

Questa innovazione potrebbe segnare un cambio di paradigma nella medicina del lavoro, passando da controlli periodici a un monitoraggio continuo della salute dei lavoratori. Le aziende coinvolte nella sperimentazione vedono in questa tecnologia un’opportunità per migliorare significativamente la sicurezza, specialmente in settori ad alto rischio come quello delle costruzioni ferroviarie.

“L’intelligenza artificiale può interagire nel miglior modo possibile soprattutto per quanto riguarda la sicurezza del lavoro. Sull’IA siamo un po’ in ritardo, ma abbiamo la fortuna di avere grandi imprenditori in Italia che ci danno degli input. Queste best practice, come il sensore presentato oggi, devono diventare da subito un punto di riferimento anche per il micro-lavoro che viviamo quotidianamente. Se vogliamo arrivare a morti zero sul lavoro, dobbiamo sfruttare a 360 gradi l’intelligenza artificiale. E abbiamo bisogno anche di un ‘braccio armato’ per far sì che l’innovazione possa essere capillare, considerando che il 95% del nostro tessuto economico è composto da 95% di piccole e medie imprese” ha commentato nel corso dell’evento Claudio Durigon, sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.