Sotto esame anche Sora: il Garante della Privacy e OpenAI di nuovo a confronto
Il Garante Privacy italiano ha avviato una nuova istruttoria (dopo quella dello scorso anno per ChatGPT) nei confronti di OpenAI, che nelle scorse settimane ha annunciato il lancio di un nuovo modello di intelligenza artificiale denominato Sora, in grado di creare brevi video partendo da poche istruzioni testuali.
Considerate le possibili implicazioni che Sora potrebbe avere sul trattamento dei dati personali degli utenti che si trovano nell’Unione europea e in particolare in Italia, l’Autorità ha chiesto ad OpenAi di fornire una serie di chiarimenti.
Entro 20 giorni, la società guidata da Sam Altman dovrà precisare se il nuovo modello di intelligenza artificiale sia un servizio già disponibile al pubblico e se venga o verrà offerto a utenti che si trovano nell’Unione Europea, in particolare in Italia.
OpenAI inoltre dovrà chiarire al Garante una serie di elementi:
- Modalità di addestramento dell’algoritmo
- Dati raccolti ed elaborati per addestrarlo, specialmente se si tratti di dati personali
- Presenza o meno di particolari categorie di dati (convinzioni religiose, filosofiche, opinioni politiche, dati genetici, salute, vita sessuale)
- Fonti utilizzate per la raccolta dei dati
Nel caso in cui il servizio venga o verrà offerto a utenti che si trovano nell’UE, il Garante Privacy ha chiesto in particolare a OpenAI di indicare se le modalità previste per informare utenti e non utenti e le basi giuridiche del trattamento dei dati forniti di quanti accedono a Sora siano conformi al Regolamento europeo in ambito dati e privacy.