Gartner: nel 2018 l’intelligenza artificiale varrà 1200 miliardi di dollari
Secondo Gartner il valore del business globale derivato dall’intelligenza artificiale (IA) è stimato in 1200 miliardi di dollari nel 2018, con un incremento del 70% rispetto al 2017, e in 3900 miliardi di dollari nel 2022. La previsione valuta il valore commerciale totale dell’IA in tutti i settori verticali aziendali coperti da Gartner. Esistono tre diverse fonti di valore quando si parla di intelligenza artificiale: customer experience, nuove entrate e riduzione dei costi.
Customer Experience
Si tratta di una precondizione necessaria per l’adozione diffusa della tecnologia di IA affinché questa sblocchi il suo pieno potenziale e consenta la creazione di valore.
Nuove entrate
Aumento delle vendite di prodotti e servizi esistenti e/o creazione di nuove opportunità di prodotti o servizi al di là della situazione esistente.
Riduzione dei costi
Riduzione dei costi sostenuti per produrre e offrire prodotti o servizi nuovi o esistenti.
“L’IA promette di essere la classe di tecnologie più dirompente dei prossimi 10 anni a causa dei progressi in prestazioni computazionali, volume, velocità e varietà di dati, così come grazie ai progressi fatti nelle reti neurali profonde (DNN)” ha dichiarato John-David Lovelock, research vice president di Gartner.
La crescita del valore dell’intelligenza artificiale mostra il tipico andamento della curva a S solitamente associato a una tecnologia emergente. Nel 2018 il tasso di crescita è stimato al 70%, ma rallenterà fino al 2022. Dopo il 2020 la curva si appiattirà, con conseguente crescita bassa nei prossimi anni.
“Nei primi anni di intelligenza artificiale la customer experience sarà la fonte primaria del valore derivato dall’IA, in quanto le aziende capiscono l’importanza dell’utilizzo delle tecniche di IA per migliorare ogni tipo di interazione con i clienti, con l’obiettivo di aumentare la loro crescita e la fidelizzazione. Alla customer experience segue la riduzione dei costi, poiché le organizzazioni cercano modi per utilizzare l’intelligenza artificiale per aumentare l’efficienza dei processi e automatizzare più attività”, ha affermato Lovelock.
“Tuttavia, nel 2021, le nuove entrate diverranno la fonte dominante, poiché le aziende scopriranno il valore aziendale nell’uso dell’intelligenza artificiale per aumentare le vendite di prodotti e servizi esistenti, nonché per scoprire opportunità per nuovi prodotti e servizi”.
Andando a vedere nel dettaglio il valore a seconda del tipo di IA, gli strumenti di potenziamento decisionale come le reti DNN rappresenteranno il 36% del valore derivato dall’IA a livello globale nel 2018. Entro il 2022, il supporto decisionale/aumentato avrà superato tutti gli altri tipi di iniziative IA per rappresentare il 44% del valore derivato dall’intelligenza artificiale a livello globale.
“Le reti DNN consentono alle organizzazioni di eseguire il data mining e il riconoscimento di pattern su enormi set di dati, creando strumenti che classificano input complessi che a loro volta alimentano sistemi di programmazione tradizionali. Ciò consente agli algoritmi per il supporto decisionale/aumentato di lavorare direttamente con informazioni che in precedenza richiedevano classificatore umano. Tali funzionalità hanno un enorme impatto sulla capacità delle organizzazioni di automatizzare i processi decisionali e questo nuovo livello di automazione riduce costi e rischi e consente, ad esempio, maggiori ricavi tramite un livello migliorato di microtargeting, segmentazione, marketing e vendita”.
Gli agenti virtuali consentono alle organizzazioni aziendali di ridurre i costi della manodopera dal momento che si fanno carico di richieste e compiti semplici all’interno di un call center o un help desk, lasciando però le richieste più complesse alle loro controparti umane. Possono anche fornire un aumento delle entrate, come nel caso dei roboadvisors nei servizi finanziari o dell’upselling nei call center. Proprio come degli assistenti virtuali, gli agenti virtuali possono inoltre aiutare con il calendario, la pianificazione e altre attività amministrative, dando così ai dipendenti umani più tempo per lavori dal maggior valore aggiunto e/o riducendo la necessità di assistenti umani. Gli agenti virtuali rappresenteranno il 46% del valore derivato dall’IA globale a fine 2018 e il 26% entro il 2022.
I sistemi che automatizzano le decisioni utilizzano l’intelligenza artificiale per automatizzare le attività od ottimizzare i processi aziendali. Sono particolarmente utili in compiti come la traduzione di voce in testo e viceversa, l’elaborazione di forme o immagini manoscritte e la classificazione di altri contenuti ricchi di dati non facilmente accessibili ai sistemi convenzionali.
Visto che i dati non strutturati sono la base del mondo aziendale, l’automazione delle decisioni (con la sua continua maturazione) porterà un enorme valore di business alle organizzazioni. Per ora l’automazione delle decisioni rappresenta solo il 2% del valore derivato dall’IA globale nel 2018, ma aumenterà fino al 16% entro il 2022.
I prodotti smart rappresentano invece il 18% del valore derivato dall’IA nel 2018, ma si ridurranno al 14% entro il 2022, poiché altri tipi di sistemi basati su DNN matureranno e supereranno i prodotti smart nel loro contributo al valore aziendale. Solitamente i prodotti intelligenti hanno l’IA incorporata sotto forma di sistemi cloud in grado di integrare i dati sulle preferenze dell’utente da più sistemi e interazioni. In questo modo imparano a conoscere i propri utenti e le loro preferenze per rendere iperpersonalizzata l’esperienza e stimolare il coinvolgimento.