Veeam Software ha introdotto nuove funzionalità che aprono i repository di backup aziendali all’intelligenza artificiale grazie all’adozione del Model Context Protocol (MCP), uno standard aperto sviluppato da Anthropic.

Tradizionalmente, i backup sono considerati risorse passive, fondamentali per il disaster recovery ma raramente utilizzati in modo proattivo. Con il supporto del MCP, le organizzazioni possono integrare i propri dati archiviati con modelli di IA, sfruttandoli per analisi, automazione e supporto decisionale. Come ha dichiarato Niraj Tolia, CTO di Veeam, “non ci limitiamo più a eseguire il backup dei dati, ma li apriamo all’intelligenza”. Questo significa che dati un tempo silenti possono oggi essere mobilitati in tempo reale, diventando carburante per agenti IA, copiloti e LLM.

Grazie all’integrazione del Model Context Protocol, le aziende possono ora abilitare numerosi scenari d’impiego dei dati di backup come ricerca e recupero intelligente di documenti tramite query in linguaggio naturale, riassunto automatico di e-mail, ticket o log archiviati, automazione dei processi di conformità e contestualizzazione dei modelli linguistici con dati aziendali specifici.

Questi esempi dimostrano come la combinazione tra backup e IA non sia solo un vantaggio tecnico, ma un catalizzatore per la trasformazione digitale. I dati, già salvaguardati da Veeam, diventano ora un asset strategico in grado di supportare l’innovazione e la competitività aziendale.

L’adozione del MCP si inserisce all’interno di una visione più ampia che Veeam sta sviluppando per l’intelligenza artificiale, articolata in cinque pilastri fondamentali:

Veeam MCP Antrhopic

  • Resilienza dell’infrastruttura IA: non solo i dati, ma anche modelli, database vettoriali e applicazioni correlate, per garantire continuità e sicurezza anche in ambienti AI-centrici
  • Data Intelligence: estrazione di valore dai dati già protetti da Veeam per alimentare applicazioni IA con informazioni verificate e contestualizzate
  • Sicurezza dei dati: uso dell’IA per rafforzare la protezione, con tecnologie avanzate di rilevamento proattivo di ransomware e malware
  • Admin Assist: un assistente IA dedicato agli amministratori IT, capace di fornire suggerimenti, risposte e automazione nel quotidiano delle operazioni di backup
  • Resilienza operativa intelligente: automazione delle policy di backup, ripristino e analisi in base a rischi rilevati e obiettivi di business, per una gestione agile e predittiva

In questa trasformazione, il Model Context Protocol funge da “ponte universale” tra repository di dati aziendali e agenti IA. L’adozione del protocollo da parte di Veeam consente a qualsiasi piattaforma IA compatibile (che si tratti di Claude di Anthropic, LLM personalizzati o copiloti aziendali) di dialogare direttamente con i dati di backup.

I benefici sono concreti come dimostrano questi tre risultati:

  • Accessibilità contestuale: l’IA può interrogare dati strutturati e non strutturati, ottenendo risposte pertinenti e rapide
  • Miglioramento decisionale: informazioni archiviate alimentano l’IA con una base solida per analisi e automazioni aziendali
  • Integrazione semplificata: MCP elimina la necessità di sviluppi ad hoc, accelerando la messa in produzione di soluzioni IA

L’integrazione del MCP sarà incorporata nelle prossime versioni di Veeam Data Cloud, rendendo disponibili queste funzionalità a un ampio spettro di clienti enterprise.

(Immagine di apertura: Shutterstock)