Windows Recall, la saga continua: sarà accessibile solo ai Windows Insider
Microsoft ha deciso di limitare il rilascio di il tool di IA Recall, che invece di godere di una distribuzione ampia sarà disponibile solo per i membri del programma Windows Insider.
Annunciato il 20 maggio assieme ai PC Copilot+, Recall era stato presentato da Microsoft come uno strumento utile per aiutare gli utenti a ricordare dettagli come il nome di un sito web visitato ma non salvato nei segnalibri, o per ritrovare un’email importante inviata tempo fa. Utilizzando l’intelligenza artificiale, Recall prometteva di interpretare le query degli utenti per recuperare queste informazioni dal passato.
Tuttavia, come abbiamo già riportato qui, Recall non è stato accolto con entusiasmo. Al contrario, ha rapidamente suscitato polemiche quando è emerso che il tool poteva anche registrare password e dati personali sensibili, senza contare le evidenti preoccupazioni sulla privacy con la prospettiva che chiunque potesse accedere a un PC con Recall installato e recuperare tali informazioni.
Le critiche si sono moltiplicate quando si è scoperto che Recall poteva funzionare anche su hardware più limitato rispetto a quello dei PC Copilot+, inizialmente presentati come necessari per il suo funzionamento. Questo significava che potenzialmente molti più computer sarebbero stati a rischio una volta rilasciato lo strumento. Inoltre, Recall era attivato di default e disabilitarlo richiedeva una navigazione complessa nelle impostazioni di Windows.
Nonostante tutte queste critiche, Microsoft ha difeso Recall per due settimane, “cedendo” però però alcuni giorni fa con l’annuncio che il tool sarebbe diventato opt-in invece che attivato di default. Sono state introdotte anche ulteriori precauzioni di sicurezza, come la produzione dei risultati solo dopo l’autenticazione e la decriptazione dei dati solo dopo una query. L’ultima mossa di Microsoft in tal senso è la distribuzione di Recall ai soli membri del Windows Insider Program, che avverrà nelle prossime settimane. Solo dopo il feedback di questi utenti dedicati, verrà rilasciata una preview per tutti i PC Copilot+.
Considerando però le dimensioni ristrette della comunità Windows Insider rispetto all’intera base di utenti Windows, e visto che Recall richiede un PC Copilot+, non molte persone saranno in grado di testare lo strumento nelle prossime settimane e ciò non farà altro che allungare i tempi di rilascio del tool in versione definitiva. Una grana non da poco per Microsoft, che aveva puntato proprio su Recall per mostrare le potenzialità dei PC Copilot+ e che invece si trova ora tra le mani uno strumento molto criticato e in netto ritardo rispetto alle previsioni iniziali.