Internet of Things: diffusione su larga scala già entro il 2019
Il nuovo studio internazionale The Internet of Things: Today and Tomorrow pubblicato da Aruba rivela che la Internet of Things sarà presto diffusa su ampia scala, visto che l’85% delle aziende a livello globale e il 92% in Italia intende implementarla entro il 2019 per un’esigenza di innovazione e di efficienza del business.
La ricerca ha intervistato 3.100 decision maker sia IT sia business di 20 Paesi per valutare la situazione attuale della IoT e il suo impatto sui diversi settori. Lo studio mostra come, sebbene praticamente tutti i business leader (98% nel mondo, 99% in Italia) dichiarino di comprendere cosa sia la IoT, molti di essi siano incerti sull’esatta definizione di Internet of Things.
“Con i vantaggi di business dell’IoT che superano le aspettative, non sorprende che le aziende si stiano dirigendo verso un’adozione di massa entro il 2019. Ma mentre molti executive incerti sul modo di applicare la IoT alla propria attività, chi ha successo nell’implementare l’IoT si trova nella posizione ideale per conquistare un vantaggio competitivo” ha dichiarato Chris Kozup, vice president of marketing di Aruba.
La ricerca di Aruba rivela livelli variabili di maturità IoT a seconda dei comparti produttivi. I seguenti cinque settori verticali sono leader nell’adozione della Internet of Things e hanno ottenuto vantaggi di business tangibili attraverso un approccio pragmatico focalizzato sulle casistiche di utilizzo.
Le aziende creano uno smart workplace per incrementare produttività ed efficienza
Guardando ai risultati tangibili concretizzati oggi, il 78% degli intervistati afferma che l’introduzione della IoT nel luogo di lavoro ha migliorato l’efficacia del team IT e il 75% ha registrato un aumento della redditività.
Il settore industriale aumenta la visibilità e l’efficienza di business
Più di sei intervistati su dieci (62%) nel comparto industriale hanno già implementato la IoT. L’impiego della Internet of Things per monitorare e mantenere funzioni industriali essenziali è stato identificato come il caso di utilizzo dal più forte impatto nel settore. L’83% riporta un aumento dell’efficienza di business e un altro 80% ha ottenuto una visibilità superiore attraverso la propria organizzazione.
La sanità introduce l’IoT per migliorare il monitoraggio dei pazienti
Al terzo posto in termini di avanzamento della propria implementazione della IoT, il 60% degli operatori della sanità di tutto il mondo ha introdotto dispositivi IoT nelle proprie strutture. Otto rispondenti su dieci riportano un incremento dell’innovazione e un altro 73% registra risparmi sui costi.
I retailer coinvolgono i clienti e aumentano le vendite
Solo il 49% dei retailer si avvale di tecnologia IoT, ma l’81% di essi registra un miglioramento della customer experience. I servizi location-based all’interno del punto vendita, che forniscono ai clienti offerte personalizzate e informazioni sui prodotti, sono stati considerati l’implementazione numero uno dell’IoT a fianco di monitoraggio e manutenzione.
La pubblica amministrazione riesce a ridurre i costi
Quello della PA è il settore più lento nell’adozione della IoT, con solo il 42% dei comuni che ha implementato dispositivi e sensori IoT. Un terzo (35%) dei decision maker IT sostiene che i rispettivi executive capiscono poco o nulla dell’IT, il doppio della media globale. Sette enti pubblici su dieci fra quelli che hanno adottato la IoT registrano comunque risparmi sui costi e una superiore visibilità organizzativa.
A fianco di questi risultati positivi lo studio ha mostrato anche una serie di ostacoli che i responsabili IT ritengono impediscano alla Ionternet of Things di generare un impatto positivo sul business. In particolare, sono stati evidenziati come problemi principali i costi di implementazione (per il 50% globalmente e il 39% nel nostro Paese), la manutenzione (rispettivamente 44% e 40%) e l’integrazione delle tecnologie legacy (per il 43% a livello mondiale e il 21% in Italia).
In molti deployment IoT sono state poi rilevate falle di sicurezza. Lo studio ha scoperto che l’84% delle aziende mondiali e l’81% in Italia hanno sperimentato una violazione di sicurezza relativa alla IoT.
Oltre metà degli intervistati ha dichiarato infine che gli attacchi esterni sono un ostacolo chiave per l’adozione di una strategia IoT. Ciò conferma come una strategia olistica per la sicurezza IoT basata su solidi controlli sugli accessi alla rete e su un’altrettanta robusta gestione delle policy possa non solo proteggere le aziende ma anche semplificare l’approccio alla sicurezza per l’IT.