La tecnologia vocale Nuance sale a bordo delle Mercedes-Benz

La tecnologia vocale Nuance sale a bordo delle Mercedes-Benz
Grazie all’integrazione della suite Dragon Drive nel sistema di infotainment dei veicoli Daimler, gli automobilisti potranno attivare applicazioni e servizi con semplici comandi vocali

Mercedes-Benz ha integrato le soluzioni Dragon Drive nel sistema di infotainment dei propri veicoli. Dragon Drive, che è parte dell’ampia suite di soluzioni vocali e comprensione del linguaggio naturale di Nuance, offre agli automobilisti strumenti per accedere alle app e ai servizi utilizzando la propria voce e rimanere connessi anche alla guida della propria auto. Le nuove funzionalità vocali saranno incluse in alcuni modelli selezionati del gruppo Daimler a partire da settembre 2015, con una distribuzione successiva anche su altri modelli.

Le tecnologie di riconoscimento vocale di Nuance permettono agli automobilisti di accedere alla suite di applicazioni e servizi di Mercedes-Benz tramite un’interfaccia di linguaggio naturale che riduce al minimo le distrazioni visive e manuali. L’interfaccia supporta diverse lingue, tra le quali l’italiano. Attraverso comandi vocali sarà possibile attivare e gestire servizi come meteo, Internet radio, dettatura di messaggi e ricerche puntuali, come, per esempio, la ricerca del distributore più vicino.

In un mondo in cui le auto diventano sempre più connesse, gli automobilisti si aspettano di accedere alle applicazioni e ai servizi di cui necessitano, in maniera sempre più naturale”, ha dichiarato Arnd Weil, Senior Vice President, Nuance Automotive. “Collaborando a stretto contatto con Daimler, abbiamo integrato le funzionalità vocali cloud-based e di comprensione del linguaggio naturale nella suite di applicazioni più complete, offrendo ai conducenti un’interfaccia intuitiva che permetta di sfruttare al meglio i contenuti preferiti”.

Le funzionalità applicate alle connected car e l’interfaccia di linguaggio naturale di Dragon Drive saranno presentate in anteprima all’evento IAA 2015, che si svolgerà a Francorte dal 19 al 27 settembre.

 

Condividi:
 

Internet of Things “as a service” grazie alla partnership tra Netalia e Alleantia

Internet of Things “as a service” grazie alla partnership tra Netalia e Alleantia
Disponibili attraverso il cloud di Netalia, le soluzioni IoT di Alleantia permetteranno di connettere in pochi istanti diverse tipologie di dispositivi industriali

Il cloud provider italiano Netalia distribuirà attraverso la propria rete le soluzioni per l’Internet of Things sviluppate dalla startup Alleantia. Le due società hanno siglato un accordo di collaborazione, che permetterà alle aziende di beneficiare di soluzioni IoT in modo più semplice e immediato.

Abbiamo trovato in Alleantia una grande focalizzazione sulle esigenze del mondo business e una forte spinta all’innovazione”, ha commentato Michele Zunino, CEO di Netalia. “Una visione condivisa che non poteva che sfociare in una partnership per offrire alle imprese italiane tutti i vantaggi dell’IoT con la sicurezza di competenze specifiche e totale professionalità”.

L’offerta di Alleantia si distingue per la possibilità di rendere i dispositivi elettronici “IoT Ready” in pochi secondi e di integrarli con applicazioni Enterprise, in particolare negli ambiti di Energy Efficiency, Asset Management, Manutenzione, Analytics e CRM. Non essendo vincolate a infrastrutture proprietarie, le soluzioni possono essere utilizzate velocemente e con efficacia da parte di cloud provider come Netalia per estendere la capacità della propria offerta applicativa verso soluzioni integrate IoT “end-to-end”, permettendo alle applicazioni di interagire con i dispositivi industriali installati on premise dai clienti.

Siamo molto soddisfatti di questo importante accordo”, ha dichiarato Antonio Conati Barbaro, co-founder e Presidente di Alleantia. “La nostra strategia di partnership si arricchisce di un’importante collaborazione per realizzare la ‘Internet of Things as a Service’ per le aziende, supportando anche integratori partner e piattaforme evolute di CRM, Analytics, Asset Management, rendendo così i dispositivi fisici parte integrante dell’ICT aziendale”.

Condividi: