LinkedIn userà i post degli utenti per addestrare la IA, ma non in Europa
LinkedIn ha recentemente iniziato a utilizzare i contenuti generati dagli utenti per addestrare la sua IA, suscitando parecchio malcontento tra molti suoi utenti. La piattaforma ha aggiornato la sua policy sulla privacy e pubblicato un aggiornamento sulla “fiducia e sicurezza”, rivelando l’uso dei post degli utenti e di altri dati per addestrare e utilizzare le sue funzionalità di IA generativa.
Secondo la nuova policy, LinkedIn raccoglierà e utilizzerà dati sull’uso della piattaforma, inclusi post, articoli, frequenza d’uso e preferenze linguistiche. Questi dati saranno impiegati per addestrare modelli di IA e per suggerire automaticamente contenuti agli utenti. La piattaforma afferma di cercare di minimizzare i dati personali nei dataset utilizzati per l’addestramento, ma avverte che le funzionalità di IA generativa potrebbero fornire informazioni personali se richieste in un certo modo.
Gli utenti nell’UE (dove la legislazione restrittiva per queste pratiche ha evidentemente “spaventato” LinkedIn), in Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera sono esclusi da questo processo di raccolta dati per l’addestramento dell’IA. LinkedIn ha anche introdotto un’opzione per impedire l’uso dei propri dati per l’addestramento dei modelli di IA, ma gli utenti devono attivarla manualmente.
Per disattivare l’uso dei propri dati per l’IA, gli utenti possono accedere alle impostazioni del proprio profilo LinkedIn, selezionare “Impostazioni”, poi “Privacy dei dati”, cercare la voce “Dati per il miglioramento dell’IA generativa” e disattivare l’opzione con un semplice clic.