Il grande avvento della realtà virtuale per un pubblico di massa dovrebbe iniziare ufficialmente il prossimo anno con l’uscita di Oculus Rift VC1, il visore di realtà virtuale atteso sul mercato nella prima metà del 2016. Nelle ultime settimane il fondatore di Oculus VR Palmer Luckey è tornato sull’argomento con due annunci importanti.

Il primo è che per godersi davvero appieno un’esperienza di realtà virtuale serviranno quattro porte USB, di cui tre USB 3.0 e una USB 2.0. I requisiti minimi per trasformare il proprio PC in un vettore di realtà virtuale sono invece rimasti gli stessi da maggio, con la sola aggiunta di un sistema operativo Windows a 64 bit (da Windows 7 in poi).

Oculus VR consiglia di equipaggiarsi almeno con una scheda grafica Nvidia GTX 970 (circa 350 euro al momento di scrivere) o AMD 290, con un processore Intel i5-4590, con 8GB di RAM e con un’uscita video HDMI 1.3. Specifiche minime che serviranno per far girare i primi giochi e le prime applicazioni per Oculus Rift al “minimo sindacale”, mentre per avere un’esperienza al massimo della qualità visiva ci vorrà sicuramente qualcosa di più in termini hardware.

non ci si deve aspettare di spendere solo qualche centinaia di dollari e di utilizzare Oculus Rift su un vecchio notebook

L’altra notizia, riportata proprio nelle ultime ore, si riferisce a una recente dichiarazione dello stesso Luckey, secondo il quale Oculus Rift non sarà qualcosa che tutti potranno inizialmente permettersi. Se infatti il prezzo del visore non si sa ancora con esattezza (si parla ancora di più di 350 euro/dollari), a ciò bisognerà appunto sommare la spesa per l’acquisto di un PC abbastanza potente o di componenti specifici (più che altro la scheda grafica), sempre che naturalmente non si abbia già in casa un computer gaming sufficientemente potente.

Luckey ha comunque fatto capire che non ci si deve aspettare di spendere solo qualche centinaia di dollari e di utilizzare Oculus Rift su un vecchio notebook. Ci vorrà insomma qualcosa di potente e anche questo fatto potrebbe frenare inizialmente le vendite del visore, anche perché con prestazioni inadeguate si rischia di far girare male i giochi e le app in VR con conseguenti fastidi a livello fisico (soprattutto nausea e mal di testa).

Insomma, le prospettive per la realtà virtuale sono sicuramente affascinanti e Oculus Rift, più ancora che l’HTC Vive, è il dispositivo più atteso e chiacchierato su questo versante, ma con simili richieste hardware e con una spesa per il visore che non si preannuncia bassa, difficilmente l’utente medio interessato alla VR potrà vivere questa nuova esperienza spendendo poco.