L’Europa vuole diventare la Quantum Valley del mondo

europa quantum
Il Quantum Pact intende posizionare l'Europa come regione leader a livello mondiale per l'eccellenza e l'innovazione in campo quantistico.

I rappresentanti di 20 Paesi europei, tra cui Francia, Germania, Spagna e Svezia, hanno firmato il Quantum Pact, la dichiarazione che riconosce l’importanza strategica delle tecnologie quantistiche per la competitività scientifica e industriale dell’UE. L’approvazione del patto European Declaration on Quantum Technologies, che intende posizionare l’Europa come regione leader a livello mondiale per l’eccellenza e l’innovazione in campo quantistico, è stata celebrata formalmente nei giorni scorsi da rappresentanti degli Stati membri alla conferenza Shaping Europe’s Quantum Future, tenutasi presso il Grand Auditorium dell’Istituto belga di scienze naturali e sotto gli auspici della Presidenza belga.

In rappresentanza della Commissione europea, il vice direttore generale della DG Connect Thomas Skordas ha fornito una panoramica della dichiarazione e della posizione dell’Europa nelle tecnologie quantistiche. “La quantistica ha il potenziale per trasformare molti settori: medicina, energia, informatica e comunicazioni, modellazione climatica e meteorologica, sicurezza informatica, spazio, difesa e altro ancora. Consentirà enormi aumenti di produttività, rivitalizzerà l’industria e aprirà nuovi mercati, applicazioni e opportunità di lavoro. Il Quantum Pact è il nostro sforzo collettivo per fare dell’Europa la Quantum Valley del mondo. Solo facendo leva sui nostri punti di forza, lavorando insieme, essendo ambiziosi e rivolgendoci all’intero spettro di attività, possiamo trasformare l’Europa nella regione leader a livello mondiale per l’eccellenza e l’innovazione quantistica. La quantistica ci aiuterà a sfidare i confini del possibile”.

Nel delineare la strategia europea per il quantum computing, Skordas ha fatto riferimento a cinque pilastri:

computer quantistici

  • Sostenere le startup e le PMI
  • Investire nella ricerca quantistica
  • Ampliare il bacino degli investimenti quantistici
  • Intensificare la cooperazione internazionale
  • Garantire un coordinamento efficace a livello di UE e di Stati membri

L’UE, che si sta già “impegnando” con il Giappone, la Corea del Sud e gli Stati Uniti per creare partenariati strategici nel campo dell’informatica quantistica, deve però affrontare diverse sfide per continuare a essere un attore fondamentale in questo campo, tra cui la necessità di attrarre e coltivare un pool di talenti qualificati e l’eccessiva dipendenza da fornitori extra-UE per i componenti critici e le materie prime. Secondo Skordas, l’UE ospita già oggi il 25% delle piccole imprese mondiali nel campo della quantistica, una posizione decisamente migliore rispetto ad altri settori come l’intelligenza artificiale. “Abbiamo più di 120 startup in questo momento, un numero simile a quello degli Stati Uniti. Credo che tutti concordino sul fatto che l‘Europa sia in una posizione ideale per far crescere questo ecosistema”.

Lo scorso dicembre, la Dichiarazione ha posto le basi per la cooperazione, gli investimenti e l’innovazione in questo settore critico. Con le tecnologie quantistiche pronte a sconvolgere le industrie, a trasformare le economie e ad affrontare le sfide globali, l’UE è pronta a fare da apripista per sfruttare il suo potenziale di trasformazione. Il patto è stato firmato dai

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Nel futuro di Nvidia ci sono quantum computing e robot umanoidi intelligenti?

E4 Quantum computing
Nvidia sta scommettendo anche su un servizio cloud di quantum computing e su una piattaforma hardware e software per la costruzione di robot simili all'uomo che include funzioni di IA generativa.

Nella cornice dell’evento GTC 2024 dedicato agli sviluppatori, Nvidia ha lanciato un servizio cloud di quantum computing per la sperimentazione in ambiti scientifici come chimica, biologia e scienza dei materiali.

Quantum Cloud si basa sulla piattaforma di quantum computing open-source Nvidia CUDA-Q, utilizzata da tre quarti delle aziende che distribuiscono unità di elaborazione quantistica (QPU). Come microservizio, Quantum Cloud consente agli utenti di creare e testare per la prima volta nel cloud nuovi algoritmi e applicazioni quantistiche, compresi potenti simulatori e strumenti per la programmazione ibrida quantistica-classica.

“Il computing quantistico rappresenta la prossima frontiera rivoluzionaria del computing e ci vorranno le menti più brillanti del mondo perché questo futuro si concretizzi” ha dichiarato Tim Costa, direttore della divisione HPC e quantum computing di NVIDIA. “Nvidia Quantum Cloud permette a tutti gli scienziati del mondo di sfruttare la potenza del computing quantistico e di avvicinare le loro idee alla realtà”.

Quantum Cloud offre funzionalità e integrazioni di software di terze parti per accelerare l’esplorazione scientifica, fra cui:

  • Il Generative Quantum Eigensolver, sviluppato in collaborazione con l’Università di Toronto, sfrutta modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) per consentire a un computer quantistico di trovare più rapidamente l’energia di stato fondamentale di una molecola
  • L’integrazione di Classiq con CUDA-Q consente ai ricercatori quantistici di generare programmi quantistici sofisticati e di grandi dimensioni, nonché di analizzare ed eseguire circuiti quantistici
  • QC Ware Promethium affronta complessi problemi di chimica quantistica come la simulazione molecolare

Nvidia ha più di 160 partner nel suo ecosistema di quantum computing. I principali fornitori di servizi cloud stanno integrando Quantum Cloud nelle loro offerte (Google Cloud, Microsoft Azure e Oracle Cloud Infrastructure), così come molte delle principali aziende quantistiche come IQM Quantum Computers, OQC, ORCA Computing, qBraid e Quantinuum.

project-gr00t-humanoid

Sempre guardando al futuro, Nvidia ha annunciato anche una nuova piattaforma hardware e software per la costruzione di robot simili all’uomo che include funzioni di IA generativa. La nuova piattaforma consiste in un sistema informatico che alimenta i robot e l’intelligenza artificiale, oltre a un pacchetto software che comprende genAI e altri strumenti per costruire robot simili a quelli umani.

L’aggiunta dell’IA generativa consentirà ai robot umanoidi di intraprendere azioni basate su input che combinano linguaggio, video, dimostrazioni umane ed esperienze passate. Chiamati Project GR00T, i componenti genAI si aggiungeranno all’attuale piattaforma hardware e software dell’azienda per la robotica. “Questi robot più intelligenti, più veloci e migliori saranno impiegati nelle industrie pesanti a livello globale” ha dichiarato Rev Lebaredian, Vicepresidente di Nvidia Omniverse and Simulation Technology. “Stiamo collaborando con l’intero ecosistema mondiale dei robot e della simulazione per accelerare lo sviluppo e l’adozione”.

Il potente computer alla base del software genAI si chiama invece Jetson Thor ed è basato su uno dei chip IA di Nvidia; il suo compito è fornire ai robot una potenza di calcolo sufficiente per eseguire compiti complessi e interagire con persone e macchine. La piattaforma di strumenti software è denominata Isaac e le nuove funzionalità genAI di Project GR00T sono progettate per funzionare con qualsiasi incarnazione di robot in qualsiasi ambiente. Gli strumenti includono la possibilità di addestrare il software a prendere decisioni migliori nel tempo, un processo noto come apprendimento per rinforzo.

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