HTC Vive: con 250 euro diventa wireless
Realtà virtuale sempre più wireless? Sembrerebbe proprio di sì e non solo per quanto riguarda i visori più economici come Gear VR di Samsung e Daydream View di Google, che funzionano inserendo al loro interno uno smartphone.
Anche il visore VR più costoso e performante al momento come l’HTC Vive potrà presto essere utilizzato senza più cavi tra i piedi, diventando così un dispositivo molto più pratico e comodo da utilizzare, con ripercussioni positive anche in ambito professionale e non solo videoludico.
Una novità non da poco contando anche il fatto che il Vive, a differenza ad esempio dell’Oculus Rift o di PlayStation VR, prevede che l’utente si possa muovere con molta libertà all’interno di un perimetro delineato in fase di installazione del visore.
A portare la connettività wireless sul Vive sarà, a partire da inizio anno, l’azienda cinese TPCAST con il suo trasmettitore Wireless Upgrade Kit da posizionare sul laccio del visore, per rendere appunto la trasmissione dei dati tra PC e Vive completamente wireless.
Il trasmettitore è alimentato da una batteria standard che dovrebbe garantire 90 minuti di autonomia, ma TPCAST rilascerà anche una seconda e più capiente batteria opzionale, che però dovrà essere collegata con un piccolo cavo e posizionata nella tasca di chi indossa Vive.
La preoccupazione maggiore in questi casi, contando la mole di dati da trasmettere e l’importanza di un’elevata fluidità quando si parla di VR, è la presenza di lag e latenza, anche se il produttore cinese ha assicurato che le differenze con la trasmissione cablata saranno pressoché impercettibili. Il prezzo del kit, convertito da quello in Yuan, è di circa 250 euro e le prime spedizioni sono attese a partire da gennaio 2017.