Macchine e robot senzienti? I manager italiani dicono no
Dell Technologies ha annunciato i risultati della ricerca Future of Connected Living realizzata insieme all’Institute for the Future (IFTF) e Vanson Bourne. Lo studio, che ha visto la partecipazione di oltre 4.600 business leader e manager in oltre 40 Paesi, ha approfondito il modo in cui le tecnologie emergenti cambieranno le nostre vite entro il 2030,
Chi immaginava imprenditori e manager a sperare in un futuro alla Terminator o alla Io Robot rischia di rimanere deluso. Il 66% dei business leader italiani, infatti, si è detto contrario all’avvento di robot e macchine senzienti, in cui l’Intelligenza Artificiale si evolve fino a diventare autonoma, a sviluppare una coscienza e ad agire in maniera indipendente dalla gestione dell’essere umano.
Così come soltanto il 37% è d’accordo al potenziamento delle tecnologie che permettono di controllare i computer con la mente delle persone. Tuttavia, il 73% dei leader italiani si è detto molto favorevole a una partnership sempre più forte tra uomo e macchina per superare i limiti umani.
In generale, il mondo descritto dalle interviste del panel globale avrà un impatto significativo sullo stile di vita che conosciamo oggi. Per oltre il 50% dei business leader del mondo, la “realtà connessa” sarà un luogo sempre più familiare per la totalità delle persone. L’ambiente digitale si espanderà oltre le televisioni, gli smartphone e tutti gli altri dispositivi, mentre il cyberspazio sarà un universo “ombrello” della realtà esistente.
I veicoli del futuro, essenzialmente, saranno computer in movimento, le città saranno composte da una rete unificata di oggetti intelligenti (IA e software di analytics), dove ogni persona (per il 76% dei business leader a livello mondiale) sarà supportata da un sistema operativo personalizzato in grado di anticiparne i bisogni e di gestire le attività giornaliere ottimizzando il tempo.
In questo scenario, il 46% dei manager italiani è convinto che guiderà veicoli a guida autonoma entro il 2030 e quasi l’80% ritiene che investirà il proprio tempo in modo diverso, grazie all’automazione di quasi tutte le attività.
“La trasformazione digitale e le tecnologie emergenti stanno avendo impatti rivoluzionari sulle imprese di tutte le dimensioni, ma anche sul modo in cui viviamo le nostre vite quotidiane” ha commentato Filippo Ligresti, VP& GM Commercial Sales di Dell Technologies Italia.
“Secondo lo studio Future of Connected Living, la tecnologia sta mettendo persone e aziende dinanzi a sfide significative per riuscire a comprendere il cambiamento imposto dal digitale, rimanere competitivi e sfruttare al meglio le possibilità offerte dall’innovazione. La quantità di dati che oggi è possibile raccogliere, raffrontare a serie storiche, correlare attraverso Algoritmi sofisticati e Intelligenza Artificiale apre infatti opportunità senza precedenti in tutti i campi. Tuttavia, e per fortuna, emerge chiaramente dai feedback degli imprenditori e dei manager italiani l’esigenza di far rimanere centrale l’elemento umano. L’individuo, quindi, come punto di riferimento costante rispetto all’evoluzione sempre più veloce della tecnologia, che ne rimane al servizio”, conclude Ligresti.
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